Alla 'Cena con il socio' si parla di dipendenze
San Benedetto del Tronto | Il Dott. Cacaci ed il Sostituto Procuratore Picardi ospiti della serata conviviale organizzata dalla Pro Loco. S'è parlato della dipendenza da alcool e droga. Su questi temi l'associazione del Presidente Marco Calvaresi sta organizzando un convegno.
di Marco Braccetti

(da sinistra) Marco Calvaresi, Ettore Picardi, Claudio Cacaci
Giovedì 19 marzo presso il ristorante il Pescatore quarto appuntamento per le serate conviviali "A cena con il socio", organizzate dalla Pro Loco del Presidente Marco Calvaresi. Due gli ospiti di prestigio che hanno caratterizzato la serata: il Sostituto Procuratore Ettore Picardi ed il Dott. Claudio Cacaci, medico legale e direttore del SerT sambenedettese. Tema forte (in tutti i sensi) della serata le dipendenze di ogni tipo, in particolar modo dalle droghe e dall'alcool.
«Nel nostro territorio la situazione è sempre più preoccupante» , afferma il Presidente Calvaresi annunciando che la Pro Loco sta organizzando un convegno per sviscerare il complesso tema della tossicodipendenza. Un evento pensato in particolar modo per i genitori e per le famiglie: «Vogliamo aiutarli a capire il problema, fornendo loro degli strumenti di difesa e di contrasto», dichiara ancora Calvaresi.
Ma da quali "indizi" un genitore può accorgersi che il figlio ha iniziato a prendere contatto con la droga o con l'alcool? Gli esperti non ci possono fornire indicazioni chiare ed univoche. Un aiuto potrebbe arrivare osservando le compagnie frequentate dai figli. Insomma il vecchio adagio "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei" non è del tutto da accantonare.
In Riviera i numeri del problema devono far riflettere. Nel 2008 il SerT diretto dal Dott. Cacaci ha registrato oltre 100 nuovi casi. E sono oltre 1.500 le persone seguite dal servizio. Un dato significativo, considerando che il "bacino d'utenza" totale è di circa 100mila persone. Ricordiamo che i SerT (Servizi per le Tossicodipendenze) sono i servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale dedicati alla cura, alla prevenzione ed alla riabilitazione delle persone che hanno problemi conseguenti all'abuso di sostanze psicoattive (droghe o alcool) che generano dipendenza. Ma il SerT sambenettese ha attivato anche un centro per chi vuole smettere di fumare ed inoltre segue alcuni giocatori compulsivi, affetti dalla mania del gioco: un vero e proprio disturbo che può portare alla rovina.
Il Dr Picardi si sofferma sul cambiamento "ideologico" che ha subito degli ultimi anni il consumo di droga: «Oggi la sensazione della negatività della droga è minore rispetto al passato». Mentre il Dott. Cacaci si concentra sui pericoli dell'alcool: «che è devastante non meno della cocaina e dell'eroina». Come è noto l'alcolismo sta prendendo sempre più piede nelle fasce più giovani della popolazione. Secondo l'esperto si tratta di un fenomeno che oggi ha pochi riscontri: le conseguenze micidiali arriveranno tra qualche anno.
La pubblicità ed i mezzi di comunicazione di massa inviano ai giovani (ed ai giovanissimi) un messaggio più o meno esplicito: bere è fico. Comprare dell'alcool è certamente più facile che acquistare droga ed è socialmente più accettato. I divieti di vendita degli alcolici ai minori di 16 anni quasi mai vengono rispettati. Ma il divieto ha una base fisiologica: i ragazzi al di sotto dei 16/17 anni non hanno gli enzimi necessari per metabolizzare l'alcool. Ma anche le donne adulte hanno meno enzimi degli uomini, per questo subiscono maggiormente la tossicità delle sostanze alcoliche.
Tornando al problema droga, il legislatore ha avuto nel corso degli anni un atteggiamento "a pendolo". Oscillando dal proibizionismo stretto a delle forme di tolleranza, soprattutto per i consumatori. Non a caso, dal punto di vista "giuridico", il parere del Dr Picardi è chiaro: «Gli strumenti normativi che abbiamo non sono adeguati per contrastare il fenomeno, che oggi è in forte espansione anche nel nostro territorio». Un espansione dovuta anche all'abbassamento del costi. Non a caso la cocaina ha perso ormai da tempo l'appellativo di droga dei ricchi.
Molto spesso però l'inasprimento delle sanzioni serve a poco. Il giro di vite contro gli ubriachi alla guida è storia recente. E' stato abbassato a 0,2% il tasso alcolico. Basta bere uno o due bicchieri di vino e mettersi alla guida per vedersi ritirare la patente. In alcuni casi si rischia anche la confisca del mezzo. Ciò nonostante se una pattuglia della stradale facesse dei controlli sul lungomare un qualsiasi venerdì o sabato sera...in pochi si salverebbero. Insomma serve un cambiamento culturale, difficile da ottenere a suon di norme restrittive.
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20/03/2009
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