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Movimento Autonomo Piceno, forse i tempi sono maturi per un partito del territorio

Ascoli Piceno | I tre sindaci Allevi, Falcioni e Mariani sulla sfiducia a Celani:"L'appartenenza politica è divenuta come la fede per una squadra di calcio".

Armando Falcioni, Giuseppe Mariani e Pasquale Allevi (Foto A. Nardoni)

"Non sappiamo cosa stia pensando quel cassaintegrato cinquantenne, con pochi spiccioli alla fine del mese e poche prospettive per rientrare al lavoro, o quello che ha le valige pronte per trasferirsi a Fermo, per una logica sconosciuta, di fronte alla situazione che si sta vivendo al comune di Ascoli Piceno. Queste persone stanno pensando se possono essere loro quelle che potranno dare qualche prospettiva alla città ed alla sua provincia. Purtroppo l'appartenenza politica è divenuta come la fede per una squadra di calcio: basta infilarsi la maglietta ed in base al colore si professano le scelte". I sindaci del Movimento Autonomo Piceno, Pasquale Allevi, Armando Falcioni e Giuseppe Mariani, commentano così la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Ascoli Piceno, Piero Celani.

"Non entriamo nel merito delle questioni, sull'opportunità della sfiducia, se il sindaco di Ascoli Piceno, Piero Celani, se l'è cercata o se i transfughi siano stati fuori tempo e fuori luogo nella loro azione politica. Non entriamo nel merito nemmeno se, come ci riferiscono i bene informati, Celani ha fatto da agnello sacrificale per l'attuale candidatura all'Arengo mai digerita. Fatti loro.
Tuttavia - non nascondono la loro delusione Allevi, Falcioni e Mariani - siamo scandalizzati perché avremmo preferito, e crediamo il comune uomo della strada anche, che in questo momento si parlasse di come tamponare le immani conseguenze della divisione della provincia di Ascoli, della sua riorganizzazione, dei collegamenti con l'Abruzzo, del piano regolatore della città, da armonizzare con i comuni limitrofi, della città territorio, della metropolitana di superficie con San Benedetto, dei pacchetti turistici, degli interventi per l'economia locale".

"Noi, con l'occasione, invitiamo tutti a schierarsi non con o contro Celani, ma a vestire la maglietta del Piceno, unico territorio che ha bisogno di risolvere in questo momento problemi diversi da tutti quelli che lo circondano, di avere un trattamento a parte rispetto al contesto e un minimo di trasversalità, quando occorre mettersi a tavolino. Gli "ultrà" e gli schieramenti - concludono - lasciamoli alle "curve", non ai cassaintegrati o a chi andrà gioco forza a Fermo per un motivo che nessuno ancora ha scoperto".

16/03/2009





        
  



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