LAtletico Piceno è grandissimo
Castel di Lama | Il tecnico Stallone esalta i suoi ragazzi dopo limpresa contro la Fermana. De Amicis diserta la sala stampa. Parla un polemico Matacotta.
di Walter Carelli
Un sorridente Stallone in sala stampa
Nico Stallone si presenta davanti a taccuini e telecamere subito dopo la fine della partita. L'allenatore bianconero è decisamente provato, ma il suo volto non riesce a nascondere l'immensa gioia. Parte subito con un'analisi della gara. "Non è stato un bello spettacolo, ma oggi contava solo vincere. La posta in palio era troppo alta per pensare al bel gioco.
All'inizio abbiamo concesso qualcosa, ma dopo il vantaggio devo dire che i ragazzi sono stati bravi. Sono rimasti concentrati, la squadra ha mostrato un'ottima organizzazione tattica e siamo riusciti a limitare gli avversari. Abbiamo fatto un'impresa, perché vincere contro la Fermana, senza quattro titolari (Gabrielli, Tonelli, Paci e Nardini) e con gli infortuni in corsa di Vivani e Erba, significa essere grandi. E l'Atletico Piceno è grandissimo".
Il tecnico di casa si complimenta comunque con la compagine canarina per il campionato che sta disputando e la riconosce come la più forte del torneo, con la sola sfortuna di aver incontrato sulla propria strada un'annata magica dei suoi uomini. Il pensiero va alla promozione ormai acquisita. "Questa è una settimana decisiva. Dopo aver vinto oggi, se riusciamo a fare bottino pieno anche a Carassai nel recupero e sabato ad Urbisaglia ci avviciniamo fortemente all'obiettivo". Decisamente diversi gli animi sulla sponda fermana.
L'allenatore De Amicis ha lasciato lo stadio senza passare in sala stampa. Parla prima di affrontare il mesto viaggio di ritorno in autobus il team manager Matacotta. "Sono abituato a dire sempre le cose che penso e non posso nascondere la delusione odierna. La Fermana, se si esclude qualche rara eccezione, ha giocato senza cuore. E senza cuore non si vincono i campionati". Dichiarazioni forti che forse vogliono spronare la squadra e che comunque deve invitarla a riflettere. Si è mancata la promozione diretta, ma non si possono fallire i playoff. La tristezza di oggi deve diventare rabbia per le prossime partite.
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14/03/2009
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