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Fondo di solidarietà, intesa tra Regione e sindacati

Ancona | Il Fondo di solidarietà ammonta a 10 milioni di euro. Spacca: "Il piano anti-crisi della Regione procede spedito nell’operatività a difesa del lavoro e della coesione sociale, con azioni concrete e condivise".

(foto di archivio)

"E' un'intesa tempestiva e innovativa che rafforza la "resistenza" della comunità, affinché nessuno resti solo ad affrontare le difficoltà dell'"annus horribilis". Il piano anti-crisi della Regione procede spedito nell'operatività a difesa del lavoro e della coesione sociale, con azioni concrete e condivise, veloci e integrate, efficaci in tutto il territorio delle Marche". Così il presidente della Regione Gian Mario Spacca commenta la sigla dell'intesa con CGIL, CISL, UIL sui criteri di utilizzo del Fondo di solidarietà sociale a sostegno del lavoro, dell'occupazione e delle fragilità sottoscritta questa mattina a Palazzo Raffaello.

La giunta approva questi criteri nella seduta odierna. Il Fondo di solidarietà ammonta a 10 milioni di euro (5 milioni da bilancio previsione 2009 e 5 milioni da FAS/Assestamento 2009).

"Attraverso le misure del Fondo condivise con le forze sociali - spiega Spacca - si rafforzano, in modo integrato e complementare, tre livelli di "resistenza" della coesione delle Marche:

- si difendono i rapporti di lavoro esistenti, con i contratti di solidarietà che prevedono la riduzione incentivata e concordata dell'orario in cambio della salvaguardia del posto di lavoro;

- si offre sostegno al reddito delle famiglie colpite dalla crisi lavorativa, per aiutarle ad affrontare pagamenti fissi quali affitti, mutui, bollette, ecc.;

- si consolida la tutela sociale, a fronte dei tagli del governo nazionale, con priorità ai progetti per le non-autosufficienze (disabilità) e per i minori non accompagnati.

Le modalità d'intervento, oltre ad essere veloci e dirette, sono anche innovative. L'ISEE, disponibile solo per gli anni precedenti, viene ridefinito "in tempo reale", per tener conto delle situazioni di disagio lavorativo nel momento in cui si verificano, come nel 2009 e anche i lavoratori precari che perdono l'occupazione per la crisi potranno accedere ai benefici, per evitare sperequazioni tra forme di lavoro.

L'intesa sottoscritta stabilisce che il Fondo di solidarietà regionale viene finalizzato alla tutela attiva del lavoro e dell'occupazione, al sostegno del reddito delle famiglie colpite dalla crisi economica in termini di fuoriuscita dal mercato del lavoro di uno o più dei suoi componenti.

Il Fondo di solidarietà è un intervento straordinario a carattere congiunturale annuale, per affrontare con tempestività le situazioni di crisi ovunque si presentino nel territorio regionale, e tutelare la coesione sociale.

L'INTESA REGIONE-CGIL/CISL/UIL.: SCHEDA

Queste sono le 3 misure concordate da Regione e CGIL-CISL-UIL per l'utilizzo del Fondo di solidarietà sociale per il lavoro, l'occupazione e le fragilità, con le relative modalità attuative:

1. CONTRATTI DI SOLIDARIETA': 3 MILIONI, 2000 LAVORATORI BENEFICIARI

Vengono destinati 3 milioni di euro per il sostegno ai contratti di solidarietà difensivi (sottoscritti dal 1/09/2008) per garantire il mantenimento della base occupazionale. Si prevede che la misura possa favorire la difesa del rapporto di lavoro per oltre 2000 lavoratori.

L'intervento consiste nella riduzione incentivata dell'orario, come previsto dalla Legge 863/1984 e della legge regionale 2/2005, con il riconoscimento di una quota pari al 25% di quella non lavorata. L'emanazione di un bando pubblico aperto consentirà, attraverso graduatorie mensili, di far fronte alle richieste che perverranno.

2. SOSTEGNO AL REDDITO DELLE FAMIGLIE: 4,5 MILIONI DI EURO, 2000 BENEFICIARI

L'intervento consiste in un contributo diretto di 200 euro mensili per 12 mensilità, ai nuclei familiari con lavoratori dipendenti, residenti nelle Marche, disoccupati a causa di:

-licenziamento,

-dimissioni per giusta causa,

-mancato rinnovo di un contratto di lavoro a termine (precari). Vengono ricompresi in quest'ultima fattispecie, e con le stesse modalità, i lavoratori subordinati e i contratti di collaborazione.

Si prevede che potranno accedere ai benefici circa 2000 beneficiari. La graduatoria di questi soggetti beneficiari, verificata su base quadrimestrale, per l'accertamento delle condizioni di accesso ai benefici, sarà determinata in base al reddito ISEE corrente, rimodulato

convenzionalmente con l'abbattimento del reddito da lavoro dipendente nelle misure seguenti:

- senza indennità 100%

- con mobilità in deroga 80%

- disoccupazione ordinaria 60%

- indennità di mobilità 40%

La presentazione delle istanze alla Regione sarà compiuta attraverso i Centri di Assistenza Fiscale previa stipula di apposita convenzione.

3. FONDO UNICO PER IL SOCIALE: 2,5 MILIONI DI EURO

Viene integrato a favore dei Comuni il Fondo unico per le politiche sociali, a fronte dei tagli nazionali, con interventi destinati prioritariamente all'assistenza domiciliare per le non-autosufficienze (disabilità) e per i minori non accompagnati.

03/02/2009





        
  



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