Aveva speso i soldi messi da parte dai suoi genitori per esigenze personali, per poi inscenare un furto con aggressione per giustificare l'ammanco. Ma i Carabinieri, dopo una lunga indagine, hanno chiarito tutto e lui è finito incriminato per simulazione di reato.

E' la storia di un giovane di Sant'Elpidio a Mare, che negli ultimi mesi del 2008 aveva richiesto l'aiuto dei militari dell'Arma per un grave episodio. Una vera e propria irruzione in pieno giorno in casa, operata da due malviventi, che avevano agito con violenza nei confronti del figlio della coppia proprietaria di casa. 

La vittima aveva detto che i rapinatori avevano trafugato denaro contante dalla cassaforte di famiglia.Il giovane, a causa delle percosse subite, aveva persino avuto bisogno del trasporto all'ospedale diFermo per accertamenti. L'episodio, peraltro, aveva causato profonda preoccupazione nella cittadina elpidiens, per i caratteri violenti e ancor di più per essere capitato in pieno giorno.

Gli investigatori, già dai primi momenti, avevano avuto qualche sospetto sulla veridicità di quanto raccontato dal giovane. Dopo due mesi di indagini, si è arrivati alle conclusioni. Tutto clamorosamente inventato. I Carabinieri hanno documentato la piena simulazione dell'evento. Il giovane avrebbe inscenato il tutto, aggressione compresa, per giustificare ai genitori l'ammanco di soldi, spesi da lui per ragioni personali. 

E' scattata quindi l'accusa di simulazione di reato di cui l'elpidiense dovrà rispondere di fronte all'autorità giudiziaria.