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Il TAR conferma: tornano pubbliche la grotta sudatoria e la piscina natatoria di Acquasanta

Ascoli Piceno | Massimo Rossi: "Il pronunciamento dei giudici si basa sull'esigenza di riacquisire la disponibilità dei beni oggetto della concessione, ritenuta fondamentale affinché gli Enti competenti possano iniziare il relativo procedimento di recupero ambientale".

Massimo Rossi

"Le acque termali sono, notoriamente, una risorsa economica e sanitaria di rilevante interesse pubblico così che anche la loro concessione di sfruttamento adempie ad un siffatto interesse, sin tanto che, ovviamente, ciò sia possibile. Ma se questa possibilità viene oggettivamente a cessare per cause non meramente transitorie, l'interesse pubblico al permanere della concessione cessa automaticamente".

E' uno dei passaggi chiave della sentenza, resa nota oggi, con cui il Tribunale amministrativo delle Marche, pur non escludendo la possibilità di riconoscere un indennizzo al privato che non può più utilizzare i fanghi per le terapie, ha respinto nel merito la richiesta dalla società "Santa - Nuove Terme" di Acquasanta di annullare il provvedimento di revoca, disposto dalla Provincia, della concessione perpetua del 1930 delle acque termominerali che alimentano la grotta sudatoria e la piscina natatoria di Acquasanta Terme.

La sentenza di merito giunge esattamente ad un anno di distanza dal mancato accoglimento, sempre da parte del TAR Marche, della richiesta di sospensiva del provvedimento di revoca disposto dalla Provincia nel 2007 al termine di un lungo iter istruttorio avviato nel 2005 a seguito dell'accertamento di una situazione di inquinamento della sorgente. Ora dunque i due impianti rientrano nella disponibilità pubblica per gli indispensabili interventi di risanamento propedeutici al loro rilancio.

Sempre nella sentenza, infatti, si legge che "l'opportunità, se non l'obbligatorietà, della revoca è stata ritenuta ulteriormente giustificata anche dalla necessità di provvedere, come ravvisato sia dalla Provincia di Ascoli Piceno che dal Comune di Acquasanta Terme, al recupero ambientale dell'area oggetto di concessione ed alla eliminazione delle cause dell'inquinamento delle acque termali".

"Mi preme riservare come il pronunciamento dei giudici - afferma con soddisfazione il presidente della Provincia Massimo Rossi - si basi proprio sul fatto che l'esigenza di riacquisire con immediatezza la disponibilità dei beni oggetto della concessione è stata ritenuta fondamentale affinché gli Enti competenti possano concretamente iniziare il relativo procedimento di recupero ambientale. Noi guardiamo al futuro di Acquasanta - aggiunge Rossi - puntando proprio ad un progetto organico di rilancio della risorsa termale come volano per lo sviluppo dell'intera economia montana. Lo vogliamo fare insieme al Comune ma insieme anche ad altri enti interessati, a cominciare dalla Regione, che resta titolare delle acque termominerali, e dall'Ente Parco dei Sibillini. Senza dimenticare che l'apporto dei privati, nel rispetto delle peculiarità naturalistiche e ambientali del territorio, può risultare estremamente importante. Ricordo infatti che poco tempo fa è stato sottoscritto in Provincia il protocollo di intesa che consentirà ad un imprenditore di investire decine di milioni di euro per il recupero della ex vetreria che diventerà un prestigioso centro benessere". 

"Proprio sul finire del 2007, in occasione della richiesta di sospensiva presentata al TAR dalla società Santa - ricorda il sindaco di Acquasanta Barbara Capriotti - i cittadini acquasantani si fecero promotori di una manifestazione pacifica volta a sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto allo stato di degrado in cui versavano, da oltre 15 anni, la grotta e la piscina naturale, un tempo fulcro della vita sociale ed economica della cittadina. A distanza di poco più di un anno la sentenza di merito del ricorso, ribadendo lo stato di degrado in cui versano queste preziose risorse naturalistiche, ha confermato quanto già sostenuto dai legali della Provincia di Ascoli Piceno, avv. Carla Cavaliere, e del comune di Acquasanta Terme, avv.ti Paola e Luigi Romanucci. E se già lo scorso anno vi furono festeggiamenti in piazza, ritengo che anche stavolta i cittadini saluteranno con entusiasmo un risultato "storico", che apre non poche prospettive verso una realistica riconquista di un bene che, più di ogni altro, risulta profondamente radicato nella cultura del comprensorio acquasantano".

E già prima della pubblicazione della sentenza, il sindaco Capriotti e il presidente Rossi avevano convocato un incontro pubblico sul tema che si terrà il 29 dicembre alle ore 18 presso il Teatro Combattenti: anche alla luce dell'importante pronunciamento, tutti i cittadini sono chiamati a partecipare a questo momento di condivisione e di programmazione delle azioni che Provincia e Comune metteranno in campo per il recupero della risorsa termale.

22/12/2008





        
  



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