"Opere pubbliche finanziate ma non realizzate, i giornalisti vigilino"
San Benedetto del Tronto | A chiederlo è il Vicepresidente provinciale di Confindustria Tommaso Caroselli Leali che ha inviato alla nostra Redazione una lettera aperta sull'argomento.

Tommaso Caroselli Leali
Da Tommaso Caroselli Leali Vicepresidente provinciale di Confindustria riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Spett. Redazione,
mi permetto di fare riferimento alla riunione di mercoledì u.s. nella quale sono intervenuto per portare il contributo dei settori non direttamente coinvolti nel turismo (per approfondire vedi articolo correlato ndr).
Nel corso del mio intervento ho voluto dare grande risalto alla mancata realizzazione di opere pubbliche già finanziate da molto tempo, come il ponte sul fiume Tronto, e mi sono rivolto direttamente ai giornalisti presenti perchè si facessero portatori del messaggio che ho ritenuto doveroso trasmettere.
Poichè l'intero sistema economico mondiale naviga in condizioni di estrema difficoltà e poichè a pagare il prezzo più alto sono coloro che vengono espulsi da un sistema produttivo al collasso, alle normali responsabilità politiche, civili e penali di quanti sono al governo della cosa pubblica, si aggiungono oggi, gravissime, le responsabilità sociali.
Vorrei chiamare tutti a riflettere su quali conseguenze ha avuto l'evento del '92, in condizioni economiche favorevoli, e quali conseguenze avrebbe oggi, su aziende già sofferenti, indebitate e senza prospettive di sviluppo.
L'ho chiesto nel corso della riunione di mercoledì e lo chiedo ora, che i Vostri giornali condannino senza appello non soltanto tutti coloro che impediscono l'avvio di lavori che potrebbero portare un minimo sollievo al territorio ma anche tutti coloro che non sollecitano, che non favoriscono o che non facilitano i percorsi burocratici nascondendosi dietro le triangolazioni di responsabilità.
Vi invito a condividere il concetto che tutti coloro che non si attivano per trascuratezza o, peggio, per favorire in qualche modo le loro carriere al riparo dalla crisi, o peggio, per favorire qualcuno in danno di qualcun altro, in questo particolare momento storico si assumono una responsabilità gravissima, morale, etica e sociale. Se tutto quanto ho scritto finora trova il Vostro consenso Vi invito a farVi parte attiva per concorerre al risultato con tutta la forza di opinione di cui siete titolari.
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20/12/2008
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