La "democrazia" nell'arte di De Carolis
Montefiore dell'Aso | Ad 80 anni dalla morte dell'artista marchigiano, il comune di Montefiore inaugurerà sabato una mostra di opere inedite di De Carolis.
di Francesca Poli
Gli organizzatori della mostra
Matrimonio eccezionale ed insolito quello tra il comune di Montefiore Dell'Aso con la mitica bevanda Varnelli. Motivo dell'unione, il poliedrico artista Adolfo De Carolis a cui, da sabato 13 dicembre, il piccolo comune della provincia ascolana dedicherà una mostra eccezionale e di grande rilevanza culturale.
"Vivere con l'arte e vivere nell'arte - la democrazia del bello", la scoperta di una veste insolita dell'artista attraverso un viaggio tra le sue opere, che spaziano tra il mobilio e gli schizzi a china, tra la tappezzeria e i servizi da te: una visione tutta nuova di un uomo che ha cercato per tutta la sua vita "il bello", tematica che non poteva essere destinata ad un gruppo di eletti ma, aperta e disponibile e tutti, un bello "democratico".
"La mostra è di grande importanza e va a completare il festival "Saggi e Paesaggi", un vasto progetto che la provincia ha portato avanti per promuovere il territorio. - spiega l'assessore Olimpia Gobbi - La ricerca di un "bello democratico" è stata portata sempre avanti dall'artista stesso e noi vogliamo, con questa mostra, suggellare l'impegno di portare avanti questa sua idea".
L'iniziativa, ad 80 anni dalla morte di De Carolis, intende inoltre essere un apporto ulteriore alla conoscenza dell'artista anche e soprattutto per le sue opere minori, da sempre segno della sua quotidianità e semplicità che lo hanno caratterizzato. Da anni l'Amministrazione Comunale di Montefiore, nella persona del sindaco Achille Castelli e dell'assessore alla cultura Giamaica Brilli, si impegna nel portare avanti il progetto di donare l'importanza che merita all'artista Marchigiano e, grazie ad una stretta collaborazione con i familiari di De Carolis e alla Carifermo, si è giunti all'inaugurazione di questa mostra ricca di oggetti e opere inedite.
Per il 140° anno di attività, inoltre, anche la nota marca di amari Varnelli ha voluto unirsi e contribuire alla realizzazione di quest'opera dedicata ad un'artista "Che illustrò nei primi anni del ‘900 - come spiega Simonetta Gigliola Varnelli - l'etichetta della bottiglia "Amaro Sibilla", il più antico prodotto dell'azienda, che il mio bisnonno, Girolamo Varnelli, ideò usando spezie, flora e prodotti locali per produrre un amaro che aiutasse i cittadini che soffrivano di febbri malariche. Sia De Carolis che il mio bisnonno, erano molto legati alle loro origini e la loro vita fu altamente condizionata dai Monti Sibillini".
La mostra, attraverso l'esposizione di 170 oggetti inediti, vuole stimolare percorsi diversi il cui filo conduttore è proprio la bellezza intesa come capacità dell'uomo di esprimersi in armonia con il proprio quotidiano. Curata ed allestita dal "Progetto Zero", nello specifico Antonella Nonnis, fa parte del circuito Musei Piceni di Tiziana Maffei e resterà aperta sino a maggio 2009, a cui si aggiungeranno una serie di incontri e dibattiti.
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11/12/2008
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