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Ripaberarda in Festa

Castignano | La cittadina festegia il Sacro Cuore di Gesù della Parrocchia di Sant'Egidio Abate, guidata dal parroco Don Angelo Ciancotti.

Lo chef Alessandro D'Addazio con i suoi preziosi collaboratori

Con oltre un migliaio di visitatori al giorno di cui gran parte visita gli stand gastronomici, proseguirà fino a domenica 10 agosto, "Ripaberarda in Festa", ovvero i festeggiamenti per il Sacro Cuore di Gesù della Parrocchia di Sant'Egidio Abate a Ripaberarda di Castignano, guidata dal parroco Don Angelo Ciancotti, infaticabile collaboratore degli organizzatori.

La manifestazione, organizzata dal Comitato festeggiamenti della Parrocchia presieduto da Luigi Silvestri, coadiuvato dal vice Germano Gagliardi, ha preso il via lo scorso 31 luglio con l'apertura degli stand gastronomici della ventesima edizione della Sagra della Birra diretti dal rinomato chef Alessandro D'Addazio (nella foto al centro dello staff di cucina), uno dei maggiori professionisti del territorio, nonché presidente provinciale della celebre Federazione Italiana Cuochi. Tante sono le ghiotte prelibatezze servite dallo chef Alessandro D'Addazio, dagli gnocchi alla troiana, alla pecora 'n callara, passando per la trippa alla romana, polenta, i ceci con le seppie, il baccalà con le patate, i fagioli con le cotiche, la zuppa di farro ed i fagioli con i gamberetti.

Giochi popolari e spettacoli allietano al cospetto del Monte Ascensione le serate con la partecipazione di artisti del calibro del cabarettisti Dado ed Angelo Carestia, nonché del celebre complesso Formula 3, ma anche con le esibizioni del Gruppo folcloristico locale, dei gruppi Tropicana, I Pupazzi, Augusta e gli evergreen, il teatro dei burattini con Aladino e le nozze del genio, la banda Città di Castignano, i Castelli della Quintana di Asocli e la Compagnia dei Folli e la Marche Big Band.

Tra le iniziative religiose che compongono il nutrito calendario, come non ricordare le Sante Messe a Ripaberarda, Capradosso e Montemisio, i Vespri, l'Offerta del Cero al Santo Patrono, e la Processione a Ripaberarda.

"La comunità di Ripaberarda - hanno affermato Silvestri e Gagliardi - conta circa 230 famiglie ed ogni anno ad estrazione 24 di queste s'impegnano a costituire il Comitato festeggiamenti che da maggio con San Michele Arcangelo a maggio con Sant'Antonio organizza tutte le varie iniziative. Ebbene è proprio grazie alla grande disponibilità di questi gruppi familiari che riusciamo ogni anno ad allestire delle belle manifestazioni. Per questa festa del Sacro Cuore ad esempio possiamo contare su ben 80 volontari che dal 31 luglio al 10 agosto non fanno mani mancare il loro fondamentale apporto".

Tra le curiosità non si può annoverare che Ripaberarda, conosciuta per lo splendido campanile cinquecentesco e per il caratteristico paesaggio che la circonda, è chiamata dai suoi stessi abitanti e da quelli dei centri vicini col nomignolo di La Troia. Sembra, infatti, che v'è un qualche legame tra la frazione castignanese e la città cantata nel noto capolavoro virgiliano, come comproverebbe la toponomastica del centro storico, ovvero piazza Priamo e le vie Anchise ed Enea. L'origine epica del borgo, tuttavia, è stata ultimamente messa in discussione, sulla base di recenti studi, compiuti da alcuni storici locali, che farebbero derivare il nome da 'troie' o "truie", pista per il bestiame, oppure, più probabilmente, da "trivium", incrocio di tre vie. Inoltre, oggetto di speciale devozione, oltre al Sacro Cuore, è la Croce Santa del sec. XV. Esposta in un'apposita teca sita sotto l'altare maggiore della chiesa Santa Maria, costituisce da sempre il simulacro più venerato dalla cittadinanza.

04/08/2008





        
  



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