"Il turismo non è quel frangente a cui si ricorre quando tutto il resto va male!" E' l'affermazione forte di Marco Romagnoli, assessore al Turismo della Provincia di Macerata che esprime essenzialmente un paradosso, come non si riesca ad intercettare chi passa nel territorio locale. Non si riesce a formulare una proposta integrata sulla quale indirizzare il visitatore. La rete è sicuramente la proposta interessante per l'assessore che vorrebbe in pratica maggiore sintonia fra enti locali e realtà più strettamente territoriali.

E' un problema che possiamo estendere a tutti gli assessorati che comunque dovrebbero creare una unione d'intesa fra tutte le proposte culturali e turistiche del territorio valorizzando tutto quello che di buono c'è da proporre. Purtroppo però ogni realtà è abituata a pensare per sè ed è difficile che qualcuno si "abbassi" a voler sentire il parere di altri e voglia chiedere il supporto di tutti per interventi "dalle larghe intese" allo scopo di una maggiore condivisione.

L'assessore è intervenuto in un convegno aperto da un violinista, Andrea Esposito, e dalle letture di autori locali a cura di Renato Pasqualetti. Si sono letti anche stralci dell'Ugo Betti, poeta che ha dato molto all'alto maceratese, e si è parlato di Marchetti, a cui è dedicato il teatro camerte, ricordato come scopritore di Mascagni.

Ezio Fanelli, sindaco di Camerino, parla di qualità della offerta turistica della cittadina da lui amministrata, paragonandola a quella di Civitanova Marche e asserendo che non hanno nulla a che spartire, intenendo che l'una è vocata alla cultura e all'arte e l'altra ai locali e ai luoghi di divertimento.

Sintetico, chiaro e preciso sui tre punti Masssimo Montesi, capogruppo consigliare PD della provincia di Macerata. Tre sono secondo lui le vie da seguire: apertura, semplificazione, sintetizzazione, il tutto coordinato da una certa sintonia fra gli attori pubblici nella cultura dell'accoglienza.

Secondo Clara Maccari da rivalutare sono i volontari per i monumenti, che hanno importanza intrascurabile, bisogna fare squadra per utilizzare eventi e mostre come quella del '400 e puntare sulle attività ricettive che comunque sono cresciute nel territorio.