Gus: rinnovata la convenzione
Porto San Giorgio | Il sindaco Agostini annuncia insieme al coordinatore del Gus Alessandro Fulimeni la prosecuzione del rapporto con lorganizzazione che si occupa di accoglienza, solidarietà e integrazione per rifugiati.

"Abbiamo ritenuto un dovere morale - spiega il primo cittadino - rinnovare e proseguire questo progetto di accoglienza e solidarietà, avviato nel 2006 dalla precedente Amministrazione, e che riteniamo di notevole valenza, e che si rivolge a circa 90 persone per un periodo semestrale. Un progetto finanziato in gran parte dallo Stato, ed al quale il Comune di Porto San Giorgio contribuisce principalmente in termini di servizi e strutture, fornendo una sede a Riva Fiorita, un appartamento in Viale delle Regioni, servizi di asilo, mensa, trasporto e alfabetizzazione. Dopo aver verificato la professionalità e il valore del servizio erogato, ho ritenuto importante che il progetto Human rights proseguisse. Entro la fine del mese la Giunta delibererà in questo senso. Volendo fortemente tornare a valorizzare Riva Fiorita per iniziative turistiche e culturali, valuteremo a settembre l'opportunità di spostare gli uffici di Human rights, che oggi si trovano proprio a Riva Fiorita, in altra sede. Ci tengo a ringraziare Alessandro Fulimeni per la passione e la professionalità con la quale porta avanti il proprio impegno per la solidarietà e l'integrazione".
"Non posso che esprimere grande apprezzamento per la scelta dell'Amministrazione comunale di dare continuità al progetto Human rights - ha sottolineato il responsabile del Gus Fulimeni - Ritengo che si tratti di un progetto di altissimo valore, che fornisce a livello nazionale la risposta migliore a problemi di integrazione e immigrazione. Operiamo con modalità di lavoro all'avanguardia, secondo il principio di decentramento dello Stato, dato che sono i comuni a gestire 120 progetti in tutta Italia, 30 rivolti a categorie vulnerabili. Anche la Commissione europea, che lo scorso anno ha visitato Porto San Giorgio, ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro che si sta svolgendo. Ci occupiamo della persona sotto tutti gli aspetti e valorizziamo l'integrazione, ponendoci in una posizione di ascolto. La conoscenza è la chiave per superare paure e diffidenze, attraverso la messa in rete di servizi ed un equipe di soggetti altamente professionali. Se poi pensiamo che la permanenza di un immigrato in un Cpt, Centro di permanenza temporanea, costa da 120 a 140 euro al giorno, e con il progetto Human rights, da 25 a 40 euro, ci rendiamo conto ancora meglio dell'importanza di una risposta mirata all'integrazione- La tolleranza in sé non risolve il problema, far sentire queste persone come dei pari è la risposta per superare le barriere".
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18/07/2008
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