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Il Centro Agroalimentare nell'incertezza. A quando il rinnovo delle cariche aziendali?

San Benedetto del Tronto | Da decenni calano gli occupati nel settore. Oggi, nonostante una situazione finanziaria abbastanza tranquilla, i vertici aziendali devono affrontare scelte delicate. Ma il CdA, scaduto mesi fa, non è stato ancora rinnovato. Gabrielli interroga il Sindaco.

di Redazione

Una situazione difficile che non ha avuto il clamore sociale e mediatico di altre realtà (Vedi Foodinvest o Ahlstrom). Una crisi che si trascina da oltre un decennio tra la quasi indifferenza delle Istituzioni locali. Stiamo parlando della situazione che interessa il Centro Agroalimentare Piceno.

I numeri parlano chiaro: nel 1997 200 persone erano occupate nel settore ortofrutta. Oggi ne sono rimaste 40. Il mercato dei fiori che nel '97 dava lavoro a decine di persone è oggi addirittura scomparso. Ed i clienti scarseggiano sempre più.

A preoccupare gli operatori non è tanto la situazione economica. Il C.A.A.P., infatti, pur avendo chiuso il bilancio 2007 con una perdita di oltre 104mila euro può contare sulla liquidità proveniente da un mutuo di 3,5 milioni di euro acceso con la Carisap.

Ma vediamo nello specifico cosa scrive la Lòghisma Revisori Associati s.r.l., società che cura la revisione dei conti del C.A.A.P.: "(...) La società mostra, seppure in miglioramento rispetto all'esercizio precedente, un risultato dell'attività caratteristica strutturalmente negativo che, in assenza di operazioni straordinarie, quali quelle poste in essere nell'esercizio precedente (cessione di due rilevanti porzioni immobiliari), ha determinato una perdita di esercizio, al lordo dell'effettivo fiscale positivo non ricorrente di circa 85mila euro, pari a circa 190mila euro che non ha permesso di generare adeguati flussi finanziari per il finanziamento della gestione corrente ed, in particolare, per il pagamento delle rate in scadenza dei mutui in pool il cui debito, che dovrà essere estinto nei prossimi esercizi entro il 30/06/10, ammonta complessivamente a circa 2milioni 750mila euro oltre agli interessi che matureranno negli esercizi successivi".

"Pertanto - prosegue la missiva indirizzata all'Assemblea dei Soci - come già riferito nel precedente bilancio, la società ha contratto un nuovo muto con un Istituto di Credito locale per un importo massimo di 3.5milioni di euro, utilizzato per 1milione 260mila e con un importo ancora erogabile di 2milioni 240mila euro, che andrà in ammortamento dopo il 30/06/10 (data di completamento dell'ammortamento dei mutui in pool stipulati negli esercizi precedenti. Tale situazione che, comunque permetterà di operare in un quadro di tranquillità finanziaria fino almeno al 31/12/09, renderà tuttavia indispensabile porre in essere ulteriori operazioni di natura straordinaria come l'eventuale dismissione delle ulteriori porzioni immobiliari attualmente occupate dagli operatori del settore ittico e già sottoposte all'esame preliminare dell'Assemblea dei Soci del 14/03/08, che massimizzino la generazione di aggiuntivi flussi finanziari". In soldini occorre vendere alcuni immobili del complesso Agroalimentare per avere ulteriore liquidità in cassa utile per far fronte al pagamento delle rate del mutuo.

Nei prossimi mesi dunque i vertici aziendali dovranno compiere scelte cruciali per il futuro del Centro. I dirigenti però non sono nel pieno delle loro funzioni e si trovano ad operare in uno stato di ‘prorogatio'.

Come detto, nonostante una situazione finanziaria abbastanza tranquilla, gli operatori sono preoccupati per il mancato rinnovo dei vertici aziendali. Il Consiglio d'Amministrazione, scaduto ad aprile, non è stato ancora rinnovato. Tale faccenda sta gettando nell'incertezza molti lavoratori.

Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Bruno Gabrielli ha così deciso di formulare un'interrogazione al Sindaco per fare chiarezza su questa situazione di stallo. Ricordiamo che il Comune di San Benedetto è il maggior azionista del Centro Agroalimentare.

"Anche il presidente della Provincia Massimo Rossi era intervenuto già dallo scorso febbraio - precisa Gabrielli - definendo il Centro una grande risorsa da tutelare ed auspicando un intervento immediato per risolvere la situazione di paralisi". Un appello rimasto finora inascoltato.

Di seguito riportiamo l'interrogazione:

Il sottoscritto Bruno Gabrielli, Capogruppo consiliare di Forza Italia,

PREMESSO

Che l'Assemblea dei soci del Centro Agroalimentare convocata in data 07 maggio u.s. avente ad oggetto, tra l'atro, al primo punto l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007 e al secondo punto il rinnovo delle cariche sociali è stata rinviata;

Che la successiva Assemblea convoca per il 26 maggio u.s., dopo l'approvazione del primo punto all'ordine del giorno, è stata nuovamente rinviata a data da destinarsi;

CHIEDE

Di sapere quali siano stati i motivi posti a fondamento dei summenzionati ripetuti rinvii;

Di conoscere come intende procedere codesta amministrazione per affrontare le forti difficoltà degli operatori del settore agro ittico alimentare;

Come mai, nonostante una richiesta scritta del sottoscritto indirizzata al Presidente della VI Commissione Consiliare Attività Produttive, Turismo, Commercio, inoltrata all'indomani della mia interrogazione del 29/10/07 avente ad oggetto sempre il C.A.A.P., non sia mai stata convocata un'apposita Commissione per affrontare la delicata questione afferente il comparto agro ittico alimentare e in particolare discutere delle strategie inerenti la gestione del Centro Agroalimentare;

Se, finalmente, si possa quanto prima convocare suddetta Commissione Consiliare

Si chiede risposta orale al prossimo Consiglio comunale

04/06/2008





        
  



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