Il piano di risanamento della qualità dell'aria all'esame del Consiglio Regionale
Ancona | Previsti anche incentivi per il rinnovo del materiale rotabile dei mezzi di trasporto pubblico locale, per l'uso del treno e per l'acquisto di auto alimentate a metano o Gpl.
In base alla delibera, che passa ora all'esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione, le misure antinquinamento consistono in una serie di interventi da realizzare nel settore dei trasporti urbani e della mobilità: parcheggi scambiatori, servizi di collegamento con il centro, zone di penalizzazione o a traffico limitato, mobilità ciclistica. Previsti anche incentivi per il rinnovo del materiale rotabile dei mezzi di trasporto pubblico locale, per l'uso del treno e per l'acquisto di auto alimentate a metano o Gpl.
Per quanto riguarda l'industria, in programma interventi finalizzati al risparmio energetico e all'utilizzo delle fonti rinnovabili. Ulteriori misure di incentivazione interessano il settore dell'edilizia - posa in opera di "tetti verdi", finanziamento di esperienze pilota, inserimento di meccanismi premiali per la bioedilizia - il comparto dei consumi - conversione degli impianti di riscaldamento da olio combustibile e da gasolio a metano o a Gpl - e quello produttivo, con il sostegno alle aree ecologicamente attrezzate e l'utilizzo di tecnologie "pulite" di protezione ambientale.
Sul piano territoriale, le zone maggiormente interessate dall'inquinamento dell'aria sono la fascia costiera, caratterizzata da densità demografica e presenza di importanti infrastrutture viarie, e le valli del Foglia, dell'Esino, del Chienti, e del Tronto, dove si registra un'elevata concentrazione di agglomerati urbani, impianti industriali e importanti vie di comunicazione.
Particolarmente delicata risulta l'area compresa tra Ancona, Falconara e la bassa valle dell'Esino, dove, accanto a impianti produttivi di forte impatto ambientale, come la raffineria Api e le centrali termoelettriche, si affiancano grandi infrastrutture, quali l'area portuale, l'aeroporto e l'interporto.
In base ai rilievi della rete regionale di monitoraggio atmosferico, i Comuni nei quali il livello delle polveri sottili (PM10) rischia di superare le soglie di allarme sono 61: 20 nelle province di Ascoli Piceno e Fermo, 18 in provincia di Ancona, 12 in provincia di Macerata, 11 in provincia di Pesaro Urbino.
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05/03/2008
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Betto Liberati