Muoversi per prevenire le malattie: la Provincia sostiene un esperimento che parte a Spinetoli
Spinetoli | Il progetto durerà 4 mesi ed è rivolto a 50 persone dai 30 ai 70 anni che soffrono di sindrome metabolica (diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, colesterolo). Linizio è per l8 marzo con lezioni giornaliere lungo la pista ciclo-pedonale.

L'Assessore Provinciale Nino Capriotti
Il progetto, dalla durata di 4 mesi e rivolto a 50 persone dai 30 ai 70 anni che soffrono di sindrome metabolica (diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, colesterolo), prenderà avvio l'8 marzo e si articolerà in lezioni giornaliere di un'ora circa che si svolgeranno lungo la pista ciclo-pedonale di Pagliare del Tronto. Un'equipe di specialisti, guidata dal dottor Giuseppe Rubicini, seguirà gli iscritti effettuando controlli su peso, circonferenza addominale, altezza, glucosio, trigliceridi, colesterolo e pressione sanguigna per l'intera durata del progetto. Al termine, si verificheranno i mutamenti dei parametri alla luce dell'attività svolta.
Nel presentare l'iniziativa, il sindaco di Spinetoli Angelo Canala ha ricordato "come sia importante sensibilizzare la cittadinanza sui rischi della vita sedentaria e come sia necessario contrastarla attraverso corsi di attività motoria programmata". "L'idea di fondo è che un cittadino sano possa diventare anche un nostro donatore dato che, sin dall'inizio del ciclo degli incontri, sarà redatta per ciascun partecipante una cartella personale con i propri dati e il risultato delle analisi del sangue effettuate presso il Centro Prelievi di Spinetoli" ha evidenziato il presidente dell'"Avis Spinetoli-Pagliare" Carlo Giuseppe Oddi.
"Sono sicuro che questo progetto - dice l'assessore provinciale allo Sport Nino Capriotti - farà da apripista ad iniziative analoghe. Se i risultati saranno quelli che ci attendiamo, siamo pronti a sostenere analoghe iniziative che dovessero sorgere sul territorio provinciale: Tra gli obiettivi che l'Amministrazione provinciale si è data, infatti, c'è quello della diffusione della 'cultura del movimento' non solo tra chi non pratica sport ma soprattutto tra coloro, e sono ancora troppi, che non hanno compreso che il moto è il primo strumento nella prevenzione delle malattie cardiovascolari".
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21/02/2008
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