Eletto il nuovo organo dirigente della CIA
Ascoli Piceno | La decisione durante la V assemblea provinciale alla Cooperativa Case Rosse di Poggio di Bretta.
La Cia - Confederazione Italiana degli Agricoltori di Ascoli si rinnova. È Massimo Sandroni il nuovo presidente, eletto questa mattina (5 dicembre 2007) nel corso della V assemblea provinciale alla Cooperativa Case Rosse di Poggio di Bretta. L'assemblea ha visto inoltre la partecipazione del presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi e il presidente regionale Franco Fiori
Tra le novità emerse nel corso del convegno, anche l'intenzione di avviare nuovi servizi e potenziare la consulenza aziendale per sostenere le imprese agricole, oltre alla volontà di promuovere una serie di progetti innovativi e tra questi le bioenergie derivanti da materie prime agricole e forestali in ragione del fatto che tale orientamento può rappresentare, come attività connessa, un'ulteriore opportunità di reddito per gli imprenditori agricoli. Inoltre, durante l'assemblea è stato comunicato il cambiamento del logo della Confederazione attraverso l'introduzione della dicitura relativa alla nuova Provincia di Fermo: non più, dunque Cia, Confederazione Italiana degli Agricoltori di Ascoli Piceno ma "delle Province di Ascoli Piceno e Fermo".
Tra le intenzioni dell'associazione, come è stato sottolineato dal nuovo organismo dirigente e del presidente nazionale, l'importante processo di autoriforma in linea con quanto sta avvenendo a livello nazionale con particolare attenzione alla qualità dei prodotti delle piccole e medie imprese. L'agricoltura continua infatti a rappresentare il tratto distintivo del sistema economico del Piceno e, nonostante la fase congiunturale che è stata caratterizzata da un tono negativo, ha molte opportunità di sviluppo legate alle eccellenze produttive presenti sul nostro territorio.
Un territorio altamente produttivo, come dimostrano anche gli ultimi dati disponibili per il Piceno contenuti nell'Annuario Statistico della Camera di Commercio, secondo cui sono numerose le coltivazioni in tutto il territorio provinciale che contribuiscono ad arricchire il ventaglio delle produzioni tipiche locali. Sono le coltivazioni erbacee le più diffuse e che, nel corso del 2005, hanno interessato oltre 169mila ettari con una produzione raccolta pari a 14.502.736 quintali di prodotto. Particolarmente rilevanti anche le produzioni derivanti dalle coltivazioni legnose che hanno interessato 30.038 ettari di superficie. Tra queste tipologie, meritano ovviamente menzione quelle della frutta fresca, quelle della vite e quelle dell'ulivo le cui produzioni sono complessivamente le più consistenti di tutta la regione.
L'incontro è stato, infine, l'occasione per ribadire il contributo che l'agricoltura ha fornito per lo sviluppo dell'economia, la crescita dell'occupazione e il benessere sociale nella sua accezione più ampia e, inoltre, per ricordare che il nuovo organismo dirigente continuerà il programma già tracciato dal presidente uscente Tonino Cioccolanti, al quale sono andati ringraziamenti per il lavoro svolto e per il contributo che ha dato all'associazione con impegno e professionalità.
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05/12/2007
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Betto Liberati