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Paolo Petrini alla Coldiretti: "Sono con voi"

Ancona | "Mi spiace- dice l'assessore regionale all'Agricoltura- di non poter essere a fianco della Coldiretti che domani manifesterà sotto la Regione Marche, perché impegnato istituzionalmente a Bruxelles, ma sono solidale alle richieste avanzate dalla categoria"

Assessore regionale Petrini

"Mi spiace che non posso essere a fianco della Coldiretti, che domani manifesterà sotto la Regione Marche, perché impegnato istituzionalmente a Bruxelles alla Conferenza internazionale sull'alimentazione animale non geneticamente modificata, ma sono solidale alle richieste avanzate dalla categoria".

Così l'assessore regionale all'Agricoltura, Paolo Petrini ha voluto sottolineare in una nota: "Siamo nel periodo di negoziazione del Programma di Sviluppo rurale - prosegue l'intervento - e in questo momento esprimo la più alta insoddisfazione perché la Commissione europea non si è organizzata in maniera adeguata per affrontare questo passaggio, sopratutto con l'Italia. Come ho sottolineato ieri in Consiglio regionale, è noto che a differenza di tutte le altre Nazioni europee, a eccezione della Germania, dove però ci sono pochi lander e non ci sono 21 Regioni come in Italia, gli altri Stati presentano un unico Programma di sviluppo rurale che vale per l'intera Nazione, noi ne presentiamo 21.

A fronte di questa "libertà" - cioè che la Comunità europea ci ha concesso di fare politiche differenziate che mettano in evidenza le diversità territoriali delle singole regioni italiane - non c'è stata una coerente organizzazione in termini di funzionari e di strutture dedicate. Abbiamo subito, come Regione Marche, ma ciò è avvenuto anche per le altre Regioni, semplicemente delle imposizioni che avevano come comune denominatore la volontà di omogeneizzare i Piani di sviluppo rurale presentati dalle Regioni italiane. Non c'è uno spazio politico di libertà da poter percorrere, ci sono mere imposizioni che i funzionari della Commissione europea incaricati fanno alla Regione.

Di questo sono vittime la Giunta, il Consiglio regionale, tutte le associazioni e tutti gli interlocutori che nel corso della lunghissima concertazione che abbiamo fatto sul Programma di sviluppo rurale avevano maturato aspettative, in parte diverse a quelle che invece vedranno nella stesura definitiva di questo Piano. Un Piano che noi abbiamo dovuto adeguare secondo le indicazioni dettate dalla Commissione europea".

05/12/2007





        
  



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