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Rubavano opere d’arte. La base era ad Ascoli Piceno

Ancona | Un’operazione dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona ha sgominato una banda specializzata in furto e ricettazione di opere d’arte. Arresti, denunce e sequestri.

di Francesca Gironelli

Dopo un anno di indagini coordinate dalla Procura di Ascoli Piceno, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona sono riusciti a scovare la base dell'organizzazione criminale dedita al furto e alla ricettazione d'opere d'arte, insieme con falsificazione e commercializzazione di lavori appartenenti ad autori contemporanei.

Il blitz è scattato ieri mattina alle 5, con la presenza anche di un elicottero delle forze dell'ordine che aveva il compito di controllare un'eventuale fuga dei componenti della banda.
"Arte protetta", questo è il nome dato all'operazione descritta ieri in conferenza stampa ad Ancona dai carabinieri e coordinata dal pm Ettore Picardi, ha neutralizzato una banda criminale che generava traffici illeciti in otto regioni Italiane, per un volume di affari di dieci milioni di euro circa.

Si è così giunti quindi ad emettere otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, quattro ai domiciliarie ventuno denuncie a piede libero per reati come associazione a delinquere, furto, ricettzione d'opere d'arte, contraffazione e commercializzaizone di opere contraffatte.
Su esecuzione di un'ordinanza del gip di Ascoli Piceno, Annalisa Gianfelice, richiesta dal pm Picardi sono stati condotti a Marino del Tronto G.L., S.D.A., D.B., G.P. tutti ascolani, V.P. di San Benedetto del Tronto, S.S. di Torino, M.P. di Rieti. Un albanese è ricercato.
Per i domiciliari c'è un altro ascolano A.C., S.L. di Chieti, A.N. di Torino, M.A. di Viareggio e fra questi ci sono dei restauratori. Denunciati anche alcuni acquirenti delle opere che conoscevano la natura illegale dello smercio.

Nell'operazione sono state sequestrate sia opere originali che falsi, lavori del XVII eXVIII secolo per lo più e alcuni contemporanei. Fra i nomi illustri di autori rubati o copiati ci sono Guttuso, Dalì, De Chirico, Schifano, Ligabue e Picasso, senza contare che sono stati anche sequestrati archeologici di grande valore.

La banda piazzava le opere utilizzando la via di mercatini d'antiquariato e dei collezionisti, facendosi aiutare da persone che sapevano della loro attività criminosa.

 

29/11/2007





        
  



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