"Luca Vitali è meglio di Brunamonti!"
Montegranaro | A parlare è Gianluca Trisciani di Montegranaro ed ex giocatore di basket con passati nella Virtus Bologna e nella Premiata. "La Premiata di oggi è una squadra forte, ha tutto ed è stata costruita davvero bene".

Gianluca Trisciani
Il personaggio di questa settimana è perfetto per parlare della scorsa partita della Premiata contro LaFortezza, avendo giocato in entrambe le squadre.
Gianluca Trisciani (41 anni) infatti, è nato a Montegranaro dove ha iniziato a giocare a basket ed è presto passato al vivaio Virtus, facendo parte per 3 anni in A/1 dell'allora Granarolo (‘83 Campione d'Italia, ‘84 e '85); quindi altre 3 stagioni di A/2 con l'Alfasprint Napoli ('86), la Sangiorgese Porto San Giorgio ('88) e la Filodoro Brescia ('89).
Ex direttore sportivo della Sutor, attualmente è titolare di un'azienda del settore calzaturiero che gestisce coi fratelli Marco e Luigi.
Gianluca, chi meglio di te per parlare dell'ultimo match?
"Guarda, per me è stato come un sogno! E' stato davvero emozionante vedere le mitiche "V Nere" superate sotto tutti i profili. Un po' me lo aspettavo perché la Premiata sta giocando davvero bene ma la domenica sera la vera Virtus sembravamo noi"!
Che cosa ti colpisce di questa Premiata?
"Gli aspetti straordinari sono diversi. Questa è una squadra che non sta mai ferma: difende sempre forte e anche quando subisce canestro è già pronta a ripartire in transizione. E quello che maggiormente mi meraviglia è il fatto che una squadra che difende con quell'intensità poi riesca ad essere molto lucida anche in attacco. Io ne so qualcosa: quando difendevo forte, ai miei tempi, poi in attacco era dura. Inoltre è una squadra molto equilibrata con giocatori intercambiabili. Caratteristiche che invece mancano alla Virtus di questo periodo".
Ma c'è un segreto in quest'armonia che s'è creata?
"A Montegranaro c'è qualcosa di magico: molti giocatori che sono arrivati qui hanno disputato buoni campionati ma una volta via, sono spariti. Non so spiegarmi il segreto ma non è un caso".
Stai per caso dando un suggerimento a Luca Vitali?
"Per me Luca Vitali è un giocatore davvero speciale! Lo scorso anno lo consideravo uno con "palle" ma tecnicamente rivedibile. Io ho fatto il playmaker e quando lo vedo servire quelle "pallette" giuste, quegli assist favolosi, palleggiare benissimo e distruggere l'avversario diretto, mi esalto. Mi ricorda il miglior Brunamonti con cui ho giocato 3 anni assieme: è come lui ma con più mentalità. Brunamonti aveva attributi, questo ne ha di più! A 21 anni quello che fa ha dell'incredibile e voglio sbilanciarmi: lui ha dichiarato di non pensare all'NBA. Invece secondo me quello è proprio il campionato per lui!".
Chi invece ti ha sorpreso di più?
"Demian Filloy! Complimenti a chi l'ha scelto. E' il giocatore che rappresenta l'essenza della pallacanestro. Fa cose che non ti aspetti e lo trovi dappertutto a fare solo cose utili per la squadra. Ha la faccia d'angelo ma sa esprimere una straordinaria cattiveria agonistica. E' un po' come Nedved nel calcio".
Visto che sei così gasato, cosa prevedi per la Premiata in questa stagione?
Può capitare una volta di azzeccare la giornata giusta, fare il partitone e vincere fuori casa. Ma quando si ripete 2, 3, 4 volte allora non è più un caso. Questa è una squadra forte che ha tutto, che è stata costruita bene e nella quale si vede la mano dell'allenatore: sono solidi, umili, uniti per il bene del gruppo. Io penserei in grande... ma molto in grande!"
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29/11/2007
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