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L'intervento di Gaspari al convegno "Responsabilità nella pubblica amministrazione"

San Benedetto del Tronto | L'intervento del sindaco Gaspari, pronunciato in apertura del convegno sulla "Responsabilità nella pubblica amministrazione", che si è svolto questa mattina, come annunciato, all’auditorium comunale.

di Giovanni Gaspari

Giovanni Gaspari

Buongiorno e un caloroso benvenuto a tutti. Il convegno di oggi potrebbe sembrare di stretta natura tecnica, ma credo esistano importanti risvolti sociali e politici nei temi che oggi verranno affrontati e analizzati.

Infatti, se la responsabilità della Pubblica amministrazione può essere vista come il dovere di tutti i suoi membri di rispettare norme e procedure per non arrecare un danno agli enti locali, dall'altro lato è evidente che la correttezza formale degli atti è anche la premessa di quella che con termine di uso quotidiano viene chiamata "efficienza" della Pubblica amministrazione.

È la società stessa, ovvero le esigenze dei cittadini, singoli o associati, che ci impone oggi, come pubblici amministratori, di essere puntuali nelle risposte, ragionevolmente rapidi, e appunto corretti, per evitare quelle lungaggini e quei danni alla collettività, purtroppo non ignoti nella città di San Benedetto.

Il tema della responsabilità, in definitiva, chiama in causa un altro argomento che è forse la sintesi degli aspetti sociali e di quelli politici. Mi riferisco alla "partecipazione", che cresce oggi al crescere della circolazione delle notizie, sulle varie materie che la politica è chiamata a dirimere.

C'è oggi una maggiore e più precisa consapevolezza dei propri diritti, nonostante molto lavoro resti ancora da fare, per incrementare il livello di trasparenza tra le istituzioni e i cittadini stessi.
Proprio la "trasparenza" sembra un anello intermedio tra "responsabilità della Pubblica amministrazione" e "partecipazione" alle decisioni politiche: la trasparenza garantita da uffici che applicano le norme e rendono conto all'esterno della correttezza delle procedure seguite.

La tendenza è ormai avviata, ed è irreversibile. La Pubblica amministrazione non segue e non precede questo processo fatto di responsabilità, trasparenza, partecipazione. Ne è invece parte integrante. In una società della conoscenza la politica dovrà naturalmente indicare e poi perseguire obiettivi strategici, tenendo però conto del mutato quadro sociale.

La domanda che sorge dalla società è quella di una pubblica amministrazione efficiente, sebbene non siano assolutamente da condividere quelle semplificazioni secondo cui l'efficienza sarebbe tipica del settore privato, contro un pubblico lento e ridondante.
Alla Pubblica amministrazione, senonaltro, si chiede molto di più: la certezza del diritto, ma anche, ultimo tema che vorrei evocare, la sicurezza dei cittadini: nelle strade come nella società.

La responsabilità della Pubblica amministrazione, in ultima analisi, è rispetto delle regole, efficienza, trasparenza, ma anche sicurezza e cultura della legalità. Sono in gioco, in definitiva, l'interazione tra pubblico e privato, e l'organizzazione e l'aspetto delle nostre città. La responsabilità di cui parliamo è una cultura della legalità che permette a ognuno di organizzarsi al meglio: ai giovani di programmare il proprio futuro, agli imprenditori di investire secondo il contesto economico offerto da un certo ambiente, e sappiamo quanto il grado di trasparenza e legalità influisca nell'orientare gli investimenti decisi da aziende che operano a livello internazionale, nello scegliere una sede piuttosto che l'altra, per interventi di grande importanza.

Il Comune di San Benedetto ha da poco promosso una riorganizzazione interna del lavoro, mentre per quanto riguarda i principali atti amministrativi in preparazione c'è naturalmente il nuovo Piano regolatore generale della città. Se è importante un'efficienza per così dire "quotidiana" da parte della Pubblica amministrazione, diventa strategico non fallire l'appuntamento con il futuro che è fissato nel principale atto di programmazione per un territorio e per tutti i suoi abitanti. Rispettare la correttezza delle procedure diventa qui altrettanto importante che avere delle buone intuizioni per il futuro della città.

Le trasformazioni di cui abbiamo bisogno sono state in parte attuate con alcuni lavori pubblici realizzati recentemente, ma non possiamo certo ritenere che il futuro di San Benedetto si esaurisca in una serie di abbellimenti, per quanto necessari e apprezzati all'interno e all'esterno dei confini cittadini.

Viabilità, trasporti, economia e temi sociali sono argomenti sui quali dovremo pronunciarci, tramite il coinvolgimento di tutti. La nostra responsabilità è il futuro che sapremo intravedere per questa città. Per dirla con Calvino, infatti, e concludo, "Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone".

20/11/2007





        
  



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