Finelli: "Lavoro, umiltà e giuste ambizioni sono il nostro segreto"
Montegranaro | Intervista all'artefice del miracolo giallo-blu Alessandro Finelli, coach della Premiata Montegranaro, dopo la partita stravinta a Cantù.

Alessandro Finelli
L'exploit della Premiata, per l'autorità con il quale è arrivato, per il fatto che giocasse in trasferta e la partita fosse visibile a tutti, oltre che per l'immagine della classifica che per 24 ore l'ha vista incredibilmente sola dietro a Siena, ha già provocato molti commenti euforici e fatto salire l'entusiasmo (già a discreti livelli) di Montegranaro e dintorni. Artefice della costruzione di questo magico giocattolo è senza dubbio il coach Alessandro Finelli.
Alex, quali sensazioni a menta fredda dopo quella super prestazione di ieri sera?
"Direi che le sensazioni non sono diverse: abbiamo giocato con particolare aggressività difensiva e questo è un punto chiave per poter competere quando si gioca in trasferta. Quest'aggressività poi ci ha permesso di sviluppare buone giocate in velocità ed in contropiede".
I vostri primi 2 quarti hanno avuto del sensazionale...
"Siamo stati bravi a mantenere intatta la nostra aggressività lungo tutti i 20' e ad evitare le trappole della loro difesa che intendeva bloccare il nostro attacco sul lato. Ci eravamo allenati in settimana nel cercare contromisure, con l'intenzione di spaziarci bene e di cambiare lato alla palla".
Un fattore importante la circolazione di palla in attacco, sottolineato anche dal grande Pierluigi Marzorati a fine gara...
"Beh, la buona circolazione è stata una delle chiavi della nostra prestazione, importante anche nell'ultimo parziale, dopo il logico rientro di Cantù. Lì abbiamo ripreso a difendere e a manovrare bene offensivamente, con Garris eccellente nel controllo del ritmo".
Ecco, proprio nel 4° quarto, s'è avuta l'impressione della squadra in salute, quando con la Tisettanta in piena rimonta, siete stati capaci di riprendere in mano l'inerzia del match per ben 2 volte.
"In quelle circostanze sono venute fuori l'unità che c'è nella squadra e la fiducia che abbiamo nei nostri mezzi: convinzione e fiducia reciproca poi si tramutano in serenità nei momenti di maggior tensione".
E adesso, almeno per qualche altra ora, siete al 2° posto solitario.
"Appunto, un 2° posto in solitaria che durerà poco. Il nostro segreto è che dobbiamo concentrarci soltanto sulla quotidianità. Il gruppo-Premiata è composto di giocatori che devono ancora esprimere appieno il proprio potenziale e questo si conquista lavorando giorno dopo giorno con umiltà e alimentando le giuste ambizioni. I risultati derivano solo da questo".
Fra i giocatori in crescendo rossiniano, spicca Sharrod Ford.
"Sì, lui è in costante crescita di rendimento ma dietro al miglioramento che sta avendo c'è il lavoro continuo e la concentrazione quotidiana. Questa è la nostra realtà e dev'essere sempre interpretata nel giusto modo".
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13/11/2007
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