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Forza Italia a Spacca: Il governo della Regione non puo' imporre ai giovani nuovi sacrifici

Ancona | Dopo il bluff Prodi sul welfare, no all'indebitamento regionale da scaricare sulle generazioni future.

di Franco Capponi*

Siamo rimasti negativamente colpiti dall'intervento del Presidente della Giunta Regionale Gian Mario Spacca sul settimanale ‘Centro Nord' de ‘Il Sole 24ore', in merito alle manovre che la Regione Marche intende fare per ridurre il suo indebitamento. Come gli addetti ai lavori sanno, ma purtroppo non tutti i marchigiani conoscono, l'indice di indebitamento contratto nelle tre legislature di centro sinistra delle Marche ammonta circa un miliardo e 700 milioni di euro, circa 1.200 euro a marchigiano (2.400.000 di vecchie lire).

Nelle norme che regolano il patto di stabilità delle Regioni il limite all'indebitamento è fissato al 25% sulle entrate del bilancio ordinario. La Regione Marche è arrivata al limite dell'indebitamento possibile attestandosi sul 24% e l'ipotesi paventata da Spacca di rinegoziare i mutui è del tutto illogica rispetto alla volontà di portare avanti una politica responsabile verso le future generazioni.

Se infatti la Giunta allunga i periodi di ammortamento dei mutui noi andiamo a ledere i diritti al sostegno delle politiche di welfare e di sostegno allo sviluppo delle future generazioni e delle future economie. In pratica chi nasce oggi nelle Marche, prima di arrivare all'età di 40 anni non potrà avere la stessa disponibilità di risorse pubbliche che noi abbiamo avuto in un periodo ben più breve.

Tra l'altro se l'indebitamento attuale produce così ben poco, in termini di infrastrutture, in termini di competitività e in termini di qualità di servizi socio-sanitari riteniamo che ben altre debbano essere le strategie per il futuro delle Marche.

La sottolineatura inoltre di essere scesi del 5% con peso degli interessi passivi sul bilancio regionale non e' cosi positiva e vantaggiosa nel tempo per la Regione e per il sistema-Marche in quanto prodotta solo attraverso delle operazioni di Lifting attraverso il rallentamento dei pagamenti verso i fornitori, conseguente aumento dei residui passivi e aumento dei costi per contenzioso con gli stessi.

Un altro aspetto che i marchigiani non conoscono è quello legato alle operazioni di Swap e il ricorso a derivati finanziari. La Regione Marche vi ha fatto abbondantemente ricorso, generando sì oggi un risvolto positivo per il bilancio, ma mettendo enormemente a rischio il suo futuro.

Le operazioni di swap, infatti, sono delle semplici scommesse sull'andamento in Borsa dei tassi legati ai mutui, un rischio che potrebbe correre qualsiasi scommettitore privato ma, a nostro avviso, non un Ente pubblico perche qualsiasi crisi internazionale potrebbe mettere a rischio il futuro. Proprio per questo motivo alcune Magistrature italiane (nelle Marche sembra che nessuno dia rilievo a ciò) hanno aperto delle indagini sulla correttezza di queste operazioni in quanto approntate da altre amministrazioni regionali.

Se è vero che siamo in un momento di cambiamento epocale, l'accettazione da parte di Spacca del tran-tran quotidiano impostogli da una parte della sua coalizione non va nell'interesse dei marchigiani. Le Marche corrono sullo stesso filo di lana del governo Prodi nazionale con i veti politici, i vincoli, le non scelte, il blocco degli investimenti e il ricorso all'indebitamento per sostenere le sorti di governo sempre piu' debole. Bisogna che il governatore delle Marche, a cui riconosciamo una preparazione sul versante economico, non accetti piu' imposizioni e magari cominci a ragionare sulla strategia e sul cambiamento di questa coalizione, che non è più capace di guidare le Marche.



*Presidente del Gruppo consiliare regionale di Forza Italia

25/10/2007





        
  



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