Dopo una serie di indagini e appostamenti, gli investigatori delle Fiamme Gialle sambenedettesi sono riusciti a determinare che la base del gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti fosse in un appartamento di Porto d'Ascoli, in Via Laureati.

Appurato ciò si è proceduto a sottoporre a controllo un quarantenne di S. Benedetto (V.A), noto già al Comando, che aveva avuto un incontro con uno dei soggetti indagati durante il quale è avvenuto uno scambio di sostanza di stupefacenti. Infatti nel controllo è stato trovato in possesso di circa sei grammi di eroina.

Dopo questa conferma di attività illecite, i militari hanno fatto irruzione nell'abitazione per effettuare un'immediata perquisizione, con l'aiuto delle unità cinofile. Sequestrati circa 30 grammi di eroina, oltre 500 grammi di bicarbonato e mannite, utilizzati per il taglio e il confezionamento di stupefacenti, e 5000 euro in contanti.

I cinque tunisi arrestati in flagranza di reato, cinque marittimi di cui uno imprenditore e tutti fra i 20 e i 29 anni, sono stati portati al carcere di Marino del Tronto e di Fermo, a disposizione della procura di Ascoli Piceno: saranno infatti sentiti domani mattina dal giudice Gianfelice.

Nel corso degli accertamenti presso l'Ufficio Immigrazione della Questura di Ascoli Piceno, si è anche scoperto che quattro di loro non hanno ottemperato ad un ordine di espulsione emesso dal Questore di Ascoli Piceno, mentre il quinto è risultato sprovvisto di regolare permesso di soggiorno. Tutti denunciati.

Per quanto riguarda l'italiano, è stato segnalato a piede libero alla Procura di Ascoli Piceno, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, considerata la quantità di eroina rinvenuta a suo carico, superiore alla soglia prevista dalla normativa. Le indagini non si fermano per cercare eventuali complici e grossisti del traffico.