Del resto come non comprendere i "mal di pancia" di quei partiti minori del centro-sinistra che, sistematicamente, hanno dovuto digerire lo spavaldo strapotere che DS e Margherita hanno esercitato dall'inizio della legislatura?

E' stata dura accettare tante nomine, incarichi, consulenze, tutte della stessa matrice.
Alzare la mano su tante cose apprese dai giornali o, addirittura, in Consiglio Comunale. Assistere ai trionfali annunci delle truppe del neonato PD.

E' ora di dire "basta", avranno pensato.
E così, all'indomani delle primarie, ecco che i Socialisti della "Rosa nel Pugno" dichiarano a chiare lettere: "Gli assessori dei DS e della Margherita devono dimettersi".

Le ragioni sono presto dette, i Socialisti della RnP contestano che, ora che i partiti di DS e Margherita si sono fusi, non esiste più un bilanciamento negli assetti istituzionali di Giunta e società partecipate.
Che siano dello stesso partito Sindaco, Vicesindaco, Pres. del Consiglio, Assessore alle politiche sociali, Assessore alla Cultura, Assessore al Turismo, Presidente Consorzio turistico, Componente Cda Multiservizi, Presidente Picenambiente, Componente Cda CIT, è una anomalia che va sanata poichè divenuta inaccettabile.

Insomma, qualcosa devono mollare! Che si riparta da capo, ora che un soggetto nuovo come il PD è entrato in scena, e si proceda con un rimpasto.

Staremo a vedere, ma resta il fatto che la nascita del PD ha scombussolato quegli equilibri politici già molto precari.