"Negli ultimi giorni abbiamo rilevato, con disappunto, che la ricchezza e la vivacità del dibattito che sta caratterizzando il processo di fondazione del Partito Democratico, viene definito dai mezzi di informazione con l'espressione impropria di resa dei conti fra i DS".

Lo fa notare il comitato provinciale per la promozione del nascente Partito Democratico nel Fermano, negando scontri e divisioni all'interno del centrosinistra nella costruzione del partito unico.

"Nessuna resa dei conti - spiega il comitato in una nota - Al contrario, è in atto un lavoro serio tra DS, Margherita e un cospicuo numero di persone non tesserate, per realizzare un grande e nuovo partito, aperto a quanti vogliano contribuire a segnare una svolta nella politica italiana".

"La pluralità delle liste - continuano gli esponenti del Pd provinciale - costituisce una maggiore opportunità di rappresentanza. Donne e uomini che portano con orgoglio la propria storia e con umiltà le proprie esperienze e competenze, stanno costruendo un inedito soggetto politico e stanno compiendo scelte di straordinaria novità. E' stato deciso, infatti, che le liste per l'elezione della Costituente saranno composte dal 50% di donne e dal restante 50% di uomini e che, a votare, saranno anche i sedicenni e gli extracomunitari".

Parola d'ordine, oltre alla novità, è partecipazione. "Il Partito Democratico deve nascere attraverso la partecipazione attiva di tanti cittadini: militanti di partiti e donne e uomini comuni. Ognuno deve essere libero di scegliere chi meglio lo rappresenta. Dunque - conclude il Comitato per il Pd - non l'uno contro l'altro, bensì l'uno per l'altro. Compito del comitato, è saper comunicare a tutti i cittadini che la leale competizione è determinante affinché ognuno, alla pari, si senta protagonista attivo in questo nuovo partito".