Inedificabilita su aree bruciate; buona legge ma poco applicata
Grottammare | La piaga degli incendi boschivi è resa drammaticamente attuale dai numerosi roghi che in questi giorni si stanno verificando nel Sud Italia.
di Gabriele Illuminati

Incendio Grottammare
Purtroppo anche nella nostra Provincia, nei giorni scorsi, è stato davvero impressionante assistere quotidianamente alla distruzione del patrimonio arboreo, mettendo a repentaglio anche la vita delle persone. Questi incendi, purtroppo, non avvengono quasi mai per cause accidentali o naturali, ma sono il frutto di azioni criminali legate ad interessi economici, la lotta contro questi reati deve essere a tutto campo, tutte le risorse e gli strumenti a disposizione debbono essere utilizzati.
Un aiuto concreto atto a scoraggiare questi crimini a fini di lucro lo ha fornito la “Legge-quadro in materia di incendi boschivi” n.353 del 21.11.2000 che all’art.10 recita “Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni.
E’ inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture ed infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive. Sono altresi’ vietati per dieci anni il pascolo e la caccia.” Tale legge per essere operativa prevede che i Comuni, entro 90 giorni dall’approvazione del Piano Regionale, provvedano a censire , istituendo un apposito “Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco” tutte le aree interessate da incendi negli ultimi cinque anni, avvalendosi della collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, tenendolo costantemente aggiornato ai fini dell’applicazione dei vincoli di inedificabilità previsti dalla legge.
Il Piano Regionale è stato approvato dalla Regione Marche il 2 Agosto 2002, sono passati cinque anni, purtroppo sono pochi i Comuni della nostra Provincia hanno provveduto ad istituire ed aggiornare tale catasto. Tutto questo è inammissibile,riteniamo che aldilà delle parole e dei proclami che tutti i Sindaci esternano quando ci troviamo di fronte a questi disastri, debbano dotare le proprie Amministrazioni di tutti gli strumenti legislativi consentiti, al fine di essere incisivi nello scoraggiare e reprimere questi fenomeni criminosi.
Alla luce di quanto sopra, invitiamo immediatamente i Comuni inadempienti a provvedere all’istituzione e all’aggiornamento del Catasto, invitiamo inoltre la Regione, la Provincia e le Prefetture ad intervenire affinché una legge così importante possa avere piena applicazione al fine di scoraggiare catastrofi ambientali come quelle di cui siamo stati testimoni in questi giorni.
* Segretario del Circolo di Rifondazione Comunista di Grottammare
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28/08/2007
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