Le Marche aderiscono alla Rete europea per la stabilizzazione occupazionale
Ancona | Ugo Ascoli: Un progetto interregionale per progettare insieme interventi innovativi
E' in quest' ottica che è nato il progetto interregionale "Rete europea per la stabilizzazione occupazionale" (RE.SO.) al quale la Regione Marche ha recentemente aderito con l'approvazione, da parte della giunta regionale, dello schema di convenzione.
Al progetto, promosso e guidato dal Lazio, hanno già aderito, come Regioni partner, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Sardegna.
"La sicurezza e la stabilità del lavoro sono diventate priorità inscindibili accanto all'obiettivo della piena occupazione" , ha evidenziato l'assessore regionale alla Conoscenza, Lavoro, Formazione, Istruzione, Ugo Ascoli che ha anche sottolineato come alle politiche regionali sia attribuito un ruolo strategico per promuovere e avviare percorsi efficaci ed innovativi in tale direzione.
"Proprio questa Rete interregionale, a forte impronta europea - ha proseguito- permetterà di progettare insieme ad altre istituzioni e in maniera condivisa interventi innovativi per uno scopo essenziale: rendere più duraturi i rapporti di lavoro e favorire un'occupazione qualificata a lavoratori atipici, precari, donne, immigrati. In tal senso, diventa basilare un coordinamento di azioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, ottimizzando nel contempo le esperienze maturate nei diversi contesti territoriali ed economici."
Infatti, una cabina di pilotaggio, costituita dai rappresentanti regionali e per le Marche dal dirigente dei Servizi per l'impiego e mercato del lavoro, seguirà l'attuazione del progetto nelle varie fasi operative: dall'analisi dei risultati alla rilevazione delle aree di criticità del sistema locale, dal garantire un flusso informativo costante, alle proposte e impostazione degli interventi.
Poiché il tema della stabilizzazione lavorativa è a carattere trasversale, l'obiettivo generale di RE.SO. è quello di potenziare le attività di governance, di informazione, di prevenzione e concertazione, di formazione, nonché di gestione delle crisi, per definire azioni di cooperazione per lo scambio di prodotti e servizi comuni di interesse interregionale. Tre le direttrici di azione: interregionale, locale e transnazionale per promuovere la collaborazione tra il Nord e il Sud dell'Europa.
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24/08/2007
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