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"Salviamo i cristiani", in migliaia in piazza con Magdi Allam

Roma | Qualche migliaio di persone in piazza, mercoledì, per chiedere il rispetto della libertà religiosa nel mondo e la fine della persecuzione dei cristiani in Medio Oriente.

di Giuseppe Orsini

 Forte l'appello per la liberazione di padre Giancarlo Bossi, il missionario italiano rapito nel sud delle Filippine il 10 giugno scorso. In Piazza Santi Apostoli, alla manifestazione "Salviamo i cristiani", promossa da Magdi Allam col suo appello pubblicato sul Corriere della sera il 13 giugno, c'erano cristiani, ebrei e musulmani. Ma soprattutto gente orgogliosa nel rivendicare l'identità cristiana come valore da proteggere e tutelare.
Magdi Allam ha invitato tutti presenti ad essere "uniti dall'imperativo di difendere la libertà religiosa di tutti, in tutti i paesi del mondo e ad elevare la nostra voce per denunciare la discriminazione, la persecuzione e l'esodo forzato dei cristiani nei paesi del Medio Oriente".

Il vice direttore del Corriere della Sera ha denunciato, in toni estremamente risentiti, "i sostenitori di un Dio trasformato in un simbolo di morte" e si è richiamato, tra gli applausi della folla ai "principi sostenuti da Benedetto XVI nel dialogo con le altre fedi". Allam ha aggiunto: "questa Europa è malata di relativismo e accecata dall'ideologia del multiculturalismo, tradisce i propri valori e rinnega la propria identità". Questa Europa è "lassista sul principio della libertà religiosa sia fuori che dentro i propri confini".

Degni di nota gli striscioni portati in piazza: per la difesa dei cristiani, la liberazione di padre Bossi, le bandiere di Israele e del Libano, una di fianco all'altra. Molti i politici accorsi. Nessuno di loro - a comunciare da Silvio Berlusconi, nonostante qualcuno dalla platea lo chiedesse - ha trovato posto sul palco: la manifestazione, per scelta, non fa parlare politici ma solo testimoni sul problema delle persecuzioni per motivi religiosi. Attilio Tamburini ha parlato dell'Aiuto alla Chiesa che soffre ed ha ricordato come per Giovanni Paolo II "la libertà religiosa fosse il 'test' per il rispetto di tutti gli altri diritti".

Abraham Foxman, dell'Anti-Defamation League, ha detto: "la nostra voce sarà sempre forte dove ci sono cristiani oppressi e intimiditi". Padre Bernardo Cervelliera (Agenzia missionaria AsiaNews) ha elencato i paesi medio orientali dove i cristiani sono vilipesi e costretti a fuggire. Souad Sbai (Associazione donne musulmane in Italia) ha auspicato la caduta di "questo muro di odio che non ha niente a che vedere con l'Islam". Per Riccardo Pacifici, portavoce della comunità ebraica romana, partecipare alla manifestazione significa "riaffermare valori che fanno parte della nostra Costituzione".
Al termine, Magdi Allam si è detto "molto soddisfatto", sottolineando l'importanza della "testimonianza politica trasversale. E' la conferma che da parte di tanti italiani c'é la condivisione dei valori di vita, dignità e libertà della persona, che sono alla base della libertà religiosa".

In fine, gli ostaggi. Di serie A e di serie B, ha fatto rilevare da Magdi Allam. Vedi la differenza di impegno del governo per la liberazione di ostaggi come Daniele Mastrogiacomo e ostaggi come padre Bossi.

La partecipazione dei cittadini è stata significativa ed impegnata.
La manifestazione ha dimostrato che siamo tutti "fratelli" (come Magdi Allam, di religione islamica) chiamava tutti i presenti: Cristiani, Buddisti, Maomettani, Ebrei.
E' importante che tutti noi, europei, prendiamo coscienza che non si possono disconoscere le nostre origini greco - romane e giudaico - cristiane.
Personalmente sono orgoglioso che a questi principi si rifaccia lo Statuto del "Movimento Elia - Elettori liberi ed attivi". Il Movimento Elia ha aderito alla iniziativa di Magdi Allam e ieri sera era rappresentato in Piazza Santi Apostoli.
Un impegno è stato preso da tutti al termine della manifestazione: essere orgogliosi delle nostre origini e difenderle a qualunque costo.
Specialmente ora, che sono seriamente in pericolo.
Non solo in Medio Oriente, in Cina, in Africa, ma anche in Europa ed in Italia.
Purtroppo.

 

05/07/2007





        
  



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