Una nuova zona residenziale dove sono in fase di realizzazione degli appartamenti a schiera. Gli operai avevano appena iniziato il loro turno. Fra questi la vittima della disgrazia.

Giacinto Capriotti, 54 anni, imprenditore di Monteprandone, ex dirigente del Centobuchi calcio. Con la moglie, Rossana Voltattorni di 50 anni, il figlio Jonathan di 26 anni, che lavorava presso la stessa ditta del padre," la Ferro Piceno", il cui stabilimento si trova nella zona industriale di centobuchi, e la figlia Giada di 21 anni.

Giacinto era intento a spostare verghe di ferro da utilizzare per strutture in cemento armato, dal suo automezzo al tetto di una palazzina in costruzione, usando una gru fissa.

Con la vittima che manovrava personalmente il braccio meccanico c'erano tre colleghi: uno accanto a lui e due nella palazzina pronti a sistemare il ferro che arrivava a destinazione.
La catena che avvolgeva un fascio di metallo appena caricato e sospeso in aria a circa 4 metri da terra, si è sganciata, lasciandola precipitare addosso al Capriotti, uccidendolo sul colpo.

A determinare la tragedia, probabilmente, è stato un improvviso scossone subito dal carico a seguito dell'urto con uno dei pali che delimitano il cassone dell'automezzo. Sul luogo sono intervenuti tempestivamente gli operatori del 118, che non hanno però, potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo, che presentava una profonda ferita nella zona destra del cranio.

Gli uomini dell'arma, dopo aver effettuato i primi rilievi di legge, hanno provveduto a porre sotto sequestro il camion, la gru, e la palazzina verso la quale i fasci di ferro erano destinati. Tutti gli operai in segno di lutto, hanno deciso d'interrompere ogni attività per l'intera giornata di ieri e per quella di oggi.

La salma di Giacinto Capriotti, che al momento dell'incidente, non sembrava indossasse alcun casco protettivo, si trova attualmente a disposizione dell'autorità giudiziaria, che probabilmente disporrà l'esame autoptico, presso l'obitorio dell'ospedale Santa Croce di Fano.