Sempre alti i costi della casta di amministratori di centro sinistra
Castel di Lama | Il sindaco Rossini, sempre più arrogante e con una giunta sempre più civica, sfugge al confronto con lopposizione sui veri problemi.
di Gruppo Consiliare Arcobaleno
La lunga crisi politico-amministrativa, che ha provocato le dimissioni dell'assessore dello Sdi Adelmo Ciabattoni e la clamorosa uscita di Rifondazione comunista dalla maggioranza, sembra non aver insegnato nulla al sindaco Patrizia Rossini, sempre più arrogante e incapace di gestire la situazione. Senza dimenticare che, con la sfiducia del circolo lamense di Rifondazione comunista all'assessore Tommaso Amadio, la Giunta è sempre più civica. Sono infatti diventati 4 gli indipendenti (Corradetti, Amadio, Damiani e Zannoni) su sei assessori. Alla faccia della coalizione "politica" sbandierata in campagna elettorale!!!! Per l'Arcobaleno si tratta solo di un gruppo di potere che nulla ha a che vedere con la politica e con la buona amministrazione!!!!!!
Neppure nell'ultimo Consiglio comunale il sindaco è riuscito a confrontarsi civilmente con l'opposizione su questioni concrete come il bilancio 2006 e i problemi legati alla qualità della vita dei cittadini. Dopo aver perso due ore abbondanti ad incensare Re (che avrà fatto poi di buono!!!), cercando di bacchettare tutti come una maestrina dalla penna rossa, intorno all'una di notte la Rossini ha cercato di troncare l'intervento del capogruppo dell'Arcobaleno, Benedetto Poloni (che parlava di costi della politica, di riduzione delle indennità, di interventi per favorire aree di verde pubblico), sostenendo che, vista l'ora tarda, non si poteva bloccare il Consiglio con domande e osservazioni sul bilancio. La cosa ancor più grave è stata la sfacciataggine con la quale il sindaco e l'ex presidente giustificavano il loro comportamento accusando Poloni di non partecipare alle "riunioni" dei capi gruppo come se quella e solo quella fosse la sede per le spiegazioni di bilancio, mentre in tre anni le consulte per il bilancio non hanno mai funzionato e le poche volte che sono state convocate, è mancato il numero legale. Il "compagno" Domenico Re, delegato al bilancio, ha mostrato ancora una volta le sue doti migliori: pressappochismo e incompetenza . In piena notte (intorno alle 2) sono stati discussi gli altri otto molto più importanti punti, ma già diversi consiglieri e quasi tutto il pubblico presente erano andati via.
Per l'Arcobaleno si tratta dell'ennesima dimostrazione, se ce ne fosse stato ancora bisogno, dell'incapacità della Rossini di dialogare e di creare consenso. Limiti ormai cronici che hanno generato la situazione che è sotto gli occhi di tutti. Resta il fatto che anche il bilancio 2006 è una fotografia dell'immobilismo e dell'inettitudine di questa maggioranza.
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02/07/2007
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Betto Liberati