Ancora per poco e nel Piceno saliranno i costi dei prodotti da forno e pasticcerie: in virtù del rialzo dei prezzi raggiunti dal burro da pasticceria, farina e uva. I prezzi crescono a causa della crescente domanda internazionale di etanolo ed un raccolto scarso derivante dalle condizioni metereologiche che hanno interessato l'intero territorio Piceno nell'ultimo periodo.

A lanciare l'allarme è anche il presidente del sindacato dei panificatori, della provincia di Ascoli Piceno, Marino Marini «A fronte di questa situazione di crisi, alla quale non avevo mai assistito in circa vent'anni di attività, da qui a breve saremo costretti ad aumentare i costi del pane e dei dolci da forno che fino ad oggi abbiamo sempre cercato di contenere».

I costi, infatti, sono diventati insostenibili per le aziende produttrici di prodotti da forno per le quali è inevitabile un aumento del prezzo al consumo. In particolare c'é bisogno di un ritocco dei listini del 15% riscontrabile tra gli scaffali di vendita dalle prossime settimane.

Le quotazioni delle materie prime dei prodotti da forno e pasticcerie subisce un'impennata dai prezzi quali burro da pasticceria del 70%, mentre la farina e l'uova del 30%. Le famiglie del Piceno, golose delle prelibatezze locali, come i maritozzi sempre più richieste anche nelle regioni limitrofe, dovranno quindi mettere sempre di più mano al portafogli per acquistarli. Una crisi, dunque, strutturale determinata dal forte incremento dei prezzi che per la prima volta colpisce ingredienti fondamentali per la produzione dolciaria che rischia di mettere in difficoltà uno dei settori trainanti locali, quello dei prodotti da forno.

I produttori da soli, del resto, non riescono a compensare il differenziale dei costo delle materie prime e dei materiali da imballaggio, senza intervenire sul prezzo finale del prodotto. In tal senso il rialzo generalizzato di produzioni del settore primario e delle forniture per il packaging, come il cartone ondulato il cui costo è salito del 30%, mette in difficoltà l'intero settore dolciari.

Delicata si prospetta, dunque, la situazione per i lievitati di ricorrenza come panettone e pandoro e le specialità tradizionali che, dallo scorso gennaio con la normativa denominata "riservata", devono utilizzare percentuali minime di ingredienti caratterizzanti e di qualità elevata.