Le Monde commenta così la situazione politica italiana: "La classe italiana è in piena depressione. È accusata di essere vecchia, inefficiente, costosa e anche corrotta ... e nessuno pensa di minimizzare la gravità della malattia".[...] E che dire del pachidermico governo, con il peso dei suoi 105 tra ministri e sottosegretari?".

I francesi mettono l'accento, quindi, su una amministrazione (quella italiana) costosissima ma che giorno dopo giorno si rivela sempre, decisamente piú inefficiente, per via della propria fremmentarietà. Diciamo quindi che piú che un commento, quella. di Le Monde, e una constatazione

Sergio D'Elia denuncia che "cinquecentomila persone vivono con la politica. Troppe" Infatti, dalla politica trae reddito circa mezzo milione di persone, che vanno dai parlamentari, agli amministratori locali, ai Presidenti delle comunità montane, agli incarichi e alle consulenze per l'amministrazione pubblica, per arrivare ai finanziamenti ai partiti e ai contributi ai gruppi parlamentari

Romano Prodi si difende annunciando al Consiglio dal Festival dell'Economia di Trento che tra un mese sarà pronto un Libro bianco sui costi della politica, ma aggiunge anche che "sarebbe il caso che anche altri settori si facessero l'esame di coscienza". Massimo D'Alema, dal canto suo, non se la sente di negare la criticità del momento che l'Italia sta attraversando, "una crisi della credibilità della politica", come l'ha definita egli stesso.

La soluzione? Per il Presidente del Consiglio, essa risiede nella formazione del Partito Democratico Prodi, alla fine, dirà soddisfatto: "Quella che stiamo facendo è la vera rivoluzione. [...] Guai a credere che i partiti comandati o posseduti dall'alto possano risolvere i problemi del paese".