Sotto il coordinamento del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, la Compagnia di Civitanova Marche ha condotto, nella giornata di ieri, una serie di controlli nel centro di Porto Recanati allo scopo di frenare reati di natura predatoria nonchè il fenomeno dell'immigrazione clandestina. Dalle prime luci dell'alba la cittadina rivierasca è stata sottoposta a controlli nell'area del casello autostradale, in zona Scossicci e, in concorso con altre forze di Polizia, all'Hotel House.

I risultati più immediati sono stati ottenuti nella repressione di reati contro il patrimonio. In tarda serata, infatti, proprio i militari della stazione di Porto recanati avevano raccolto la denuncia di un uomo, autotrasportatore 30enne di Recanati, che poco dopo essere uscito al casello dell'A14 diretto a Recanati, era stato affiancato da un'utilitaria e costretto ad arrestarsi.

Un malvivente, dopo averlo tirato giù dal camion, lo aveva aggredito e malmenato costringendolo a consegnare denaro e cellulare. Le descrizioni del malcapitato sono state preziose per gli investigatori della locale caserma che nella notte si sono messi sulle tracce del responsabile che dopo qualche ora è stato arrestato nella sua abitazione di Ancona per rapina aggravata e lesioni dolose. Il rapinatore, un pluripregiudicato campano di 35anni, è stato tra l'altro riconosciuto dalla vittima che, per le ferite subite, è dovuta ricorrere alle cure mediche dei sanitari dell'ospedale di Recanati.

Sempre nella notte, verso le ore 5, una trentina di militari hanno controllato dieci appartamenti dell'Hotel House all'interno dei quali hanno identificato 26 cittadini extracomunitari. Sei persone sono state accompagnate all'Ufficio Stranieri per l'espulsione mentre per due uomini, un tunisino di 20anni ed un nigeriano di 31 è scattato l'arresto per inottemperanza ai decreti di espulsione emessi dal Prefetto di Macerata.