Ugo Ascoli: Marche, Ottima capacita' di utilizzo delle risorse per lavoro e formazione
Ancona | 256 milioni di euro impegnati fino a marzo 2007, 266 mila i beneficiari raggiunti, 80 mila in più rispetto allo scorso anno. Nuovo POR: buona occupazione, inclusione sociale e occupazione femminile.
Una conferma della forte capacità della Regione Marche di utilizzare pienamente le risorse comunitarie è giunta anche questa mattina dai lavori del Comitato di sorveglianza del Fondo Sociale Europeo, riunito a Senigallia per approvare, tra l'altro, il Rapporto annuale di esecuzione del Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006, in tema di politiche attive del lavoro e formazione.
256 milioni di euro le risorse impegnate fino a marzo 2007 a fronte di una dotazione finanziaria complessiva di circa 291 milioni, da spendere entro il 2008. Perfettamente in linea con le disposizioni europee", ha commentato con evidente soddisfazione l'assessore regionale e presidente del Comitato, Ugo Ascoli che ha incassato i complimenti della rappresentante della Commissione Europea, Anna Ascani sull'efficacia della programmazione regionale e sulla capacità di spesa delle Marche e delle quattro Province.
Un obiettivo raggiunto - ha poi evidenziato Ascoli - che ci permette di lavorare tranquillamente senza timori di disimpegni automatici da parte della UE e ci colloca tra le regioni più virtuose in tema di pieno utilizzo del Fondo Sociale Europeo. Un risultato ottenuto grazie anche al costruttivo lavoro condotto in sinergia con le quattro Province alle quali la Regione Marche ha trasferito fino al 31 dicembre 2006, 144 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo. "
Altro indicatore positivo che emerge dal Rapporto annuale è il numero dei beneficiari raggiunti dalle azioni realizzate dal POR 2000-2006 sia in materia di lavoro che di formazione: 266 mila con un aumento di 80 mila persone rispetto allo scorso anno. Tra i destinatari, più donne che uomini ( 51 per cento), mentre il 62 per cento appartiene alla classe di età tra i 25 e 44 anni, gli occupati sono il 44% e il 70 per cento i soggetti che hanno un titolo di studio medio alto.
Inoltre, i destinatari che hanno usufruito delle misure a sostegno della creazione di impresa hanno superato di ben 5 volte le previsioni. A dimostrazione della capacità di fare impresa della nostra regione.
Altra voce significativa riguarda la formazione: dai dati emersi in una comparazione su più soggetti, chi ha seguito un corso di formazione (11600 i progetti formativi nel periodo 2000-2006) ha trovato lavoro entro un anno e coerente con le competenze acquisite. Un parametro che fa la differenza soprattutto per l'occupazione femminile, il dato più critico del mercato del lavoro marchigiano (53,8% il tasso di occupazione nel 2006). L'inserimento lavorativo delle donne nel mercato del lavoro, insieme alla buona occupazione, all'inclusione sociale delle fasce svantaggiate, alle misure mirate verso la fascia over 45 - ha annunciato Ugo Ascoli- sarà una delle linee strategiche della nuova programmazione 2007-2013, su cui concentreremo più risorse per strumenti che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la qualità del lavoro e l'imprenditoria femminile.
Nella conferenza stampa svoltasi dopo l'approvazione del Rapporto esecutivo 2006 da parte dei 40 componenti del Comitato di Sorveglianza, l'assessore Ascoli ha tra l'altro commentato i dati ISTAT sull'occupazione femminile relativi al primo trimestre 2006, che mostrano un peggioramento nonostante la netta ripresa dell'economia regionale. Un dato che dipende da più fattori: il mercato che cerca più uomini che donne, l'abbandono del lavoro per problemi legati alle cure della famiglia, licenziamenti da industrie dove era forte la percentuale di lavoro femminile. Ecco perché - ha detto- bisogna investire su politiche formative e integrate con i servizi sociali, sulla tipicità dei contratti per allontanare il precariato, affiancando politiche di agevolazione per la domanda che tende ad assorbire di più le donne con maggiori credenziali educative.
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22/06/2007
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