La "babele" della politica
San Benedetto del Tronto | Se la politica è lo specchio della società noi continuiamo a vedere riflessa in esso solo la nostra parte peggiore. Si può restare smarriti nell'ascoltare tutte le analisi socio-politiche che in questi giorni animano programmi televisivi e stampa.
di Maria Teresa Rosini
Si parla di sfiducia, di antipolitica, dei mali endemici del paese e delle nuove emergenze, entrambi irrisolti. Di schieramenti partitici che si mescolano e si confondono, della necessità di trovare nuove forme e nuovi protagonisti per la politica.
In questa gran confusione, perché è proprio così che tutto questo appare agli occhi della gente che vi assiste, ognuno cerca di "cavalcare l'onda" in modo da trarre il massimo profitto per la sua parte politica o per la sua categoria sociale, sottolineando puntigliosamente le responsabilità "degli altri".
Provo a chiedermi quale sia il senso di questa giostra, di questo gioco al massacro in cui si sostiene tutto e poi il contrario di tutto senza che in ciò che viene così espansivamente manifestato possa rinvenirsi qualche riflessione comune e condivisa, qualche idea semplice ed efficace, scevra da faziosità o cinismo, che possa favorire un incontro e alimentare un atteggiamento di speranza.
Di fronte ad iniziative che potrebbero tendere a ridare fiducia e ricostruire un rapporto sano tra cittadini e politica sembra si generi un generale sentimento di diffidenza, di presa di distanza.
Il catastrofismo di alcune affermazioni ( "stato al collasso" e simili) cosa si spera o si vuole che produca in chi ascolta e legge?
Qualunquismo, cinismo e sfiducia trovano già ampio spazio nella nostra società avvezza a valutare qualunque iniziativa non per l' efficacia che può rivestire per la realizzazione del bene comune, ma piuttosto per quanto vantaggio possa portare o meno a parti o settori della società.
Spesso le battaglie si conducono "contro" invece che "con" e "per", e l'avversario politico, sociale o economico è "un nemico da abbattere" con qualunque mezzo (mediatico preferibilmente).
Viviamo in un paese in cui ognuno "piange" per ciò che non ha avuto e si lamenta per la propria condizione e le lamentele più insistenti provengono proprio da coloro che minori ragioni avrebbero di lamentarsi. E dove si addita sempre l'immoralità e l'illegalità altrui, senza valutare o considerare la propria, anche quella spicciola e quotidiana che ci sfiora tutti nell'indifferenza generale.
Se la politica è lo specchio della società noi continuiamo a vedere riflessa in esso solo la nostra parte peggiore.
Allora, all'abbuffata di parole, spesso vuote di contenuti reali e di serie e trasparenti intenzioni, sarebbe preferibile un po' di silenzio, quello che è indispensabile praticare quando c'è da fare chiarezza, quando dialogo e confronto diventano talmente contorti e incomprensibili da risultare solo una babele infernale.
In questa gran confusione, perché è proprio così che tutto questo appare agli occhi della gente che vi assiste, ognuno cerca di "cavalcare l'onda" in modo da trarre il massimo profitto per la sua parte politica o per la sua categoria sociale, sottolineando puntigliosamente le responsabilità "degli altri".
Provo a chiedermi quale sia il senso di questa giostra, di questo gioco al massacro in cui si sostiene tutto e poi il contrario di tutto senza che in ciò che viene così espansivamente manifestato possa rinvenirsi qualche riflessione comune e condivisa, qualche idea semplice ed efficace, scevra da faziosità o cinismo, che possa favorire un incontro e alimentare un atteggiamento di speranza.
Di fronte ad iniziative che potrebbero tendere a ridare fiducia e ricostruire un rapporto sano tra cittadini e politica sembra si generi un generale sentimento di diffidenza, di presa di distanza.
Il catastrofismo di alcune affermazioni ( "stato al collasso" e simili) cosa si spera o si vuole che produca in chi ascolta e legge?
Qualunquismo, cinismo e sfiducia trovano già ampio spazio nella nostra società avvezza a valutare qualunque iniziativa non per l' efficacia che può rivestire per la realizzazione del bene comune, ma piuttosto per quanto vantaggio possa portare o meno a parti o settori della società.
Spesso le battaglie si conducono "contro" invece che "con" e "per", e l'avversario politico, sociale o economico è "un nemico da abbattere" con qualunque mezzo (mediatico preferibilmente).
Viviamo in un paese in cui ognuno "piange" per ciò che non ha avuto e si lamenta per la propria condizione e le lamentele più insistenti provengono proprio da coloro che minori ragioni avrebbero di lamentarsi. E dove si addita sempre l'immoralità e l'illegalità altrui, senza valutare o considerare la propria, anche quella spicciola e quotidiana che ci sfiora tutti nell'indifferenza generale.
Se la politica è lo specchio della società noi continuiamo a vedere riflessa in esso solo la nostra parte peggiore.
Allora, all'abbuffata di parole, spesso vuote di contenuti reali e di serie e trasparenti intenzioni, sarebbe preferibile un po' di silenzio, quello che è indispensabile praticare quando c'è da fare chiarezza, quando dialogo e confronto diventano talmente contorti e incomprensibili da risultare solo una babele infernale.
|
01/06/2007
Altri articoli di...
San Benedetto
04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

David Krakauer
"The Big Picture"
Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale
Betto Liberati