Quell'erbaceo dai numerosi effetti benefici
San Benedetto del Tronto | LOasi della Sentina ricca di liquirizia, la Cia ne raccomanda la salvaguardia
di Luigina Pezzoli
La coltivazione della liquirizia nell'Oasi Naturalistica della Sentina vanta una tradizione molto importante. Il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori di Ascoli, Tonino Cioccolanti e il presidente del Comitato d'Indirizzo della Riserva della Sentina, Pietro D'Angelo, nei giorni scorsi hanno incontrato ad Ancona l'assessore all'Agricoltura Petrini per verificare se è possibile avviare un progetto per la difesa della produzione di qualità della liquirizia.
Al fine di verificare sistemi di produzione idonei per una Riserva Naturale, come la Sentina, sia Cioccolanti che D'Angelo nei prossimi giorni si recheranno in Calabria per visitare le aziende agricole dedite alla raccolta della liquirizia. Un terreno ricco di piante da liquirizia (Glycyrrhiza glabra), leguminosa il cui nome significa "radice dolce", un'erbacea perenne molto resistente che può raggiungere il metro di altezza, tuttavia nella zona della Sentina presenta dimensioni ridotte. Le foglie sono composte da diverse foglioline lunghe e strette di colore verde intenso, denominate imparipennate poiché si presentano di forma appaiate tranne l'ultima.
I fiori, di colore azzurro violaceo, sono riuniti in inflorescenze che sbocciano in estate ed i frutti che produce sono dei legumi bruno rossastri contenenti semi rotondi.
La radice è la parte più caratteristica della liquirizia, questa è carnosa, rizomatosa con ramificazioni ruvide di colore scuro all'esterno e giallo all'interno. Le radici si raccolgono nei mesi che vanno da settembre a novembre, quando la pianta è entrata in riposo, da piante di almeno tre anni. Per i suoi effetti benefici la liquirizia era già nota nell'antica medicina sia greco-romana che egiziana ed indiana.
Per uso interno è impiegata come sedativo della tosse ed espettorante, antispasmodico nei processi digestivi, contro gastriti e bruciori di stomaco, per di più è largamente usata nella terapia dell'ulcera. La radice di liquirizia masticata è un buon antinfiammatorio della bocca e delle gengive, calma le irritazioni della gola, schiarisce la voce e migliora l'alito. Sulla pelle esercita un effetto lenitivo normalizzante. Rappresenta, inoltre, un ottimo componente dissetante ed emolliente per pasticche e caramelle, dolcificante per dolci e dietetici, aromatizzante per liquori, bevande e tabacco.
«E' molto importante che gli agricoltori -ha dichiarato Tonino Cioccolanti Presidente della Cia Provinciale - coltivino e producano la liquirizia con la massima attenzione affinché questo erbaceo possa continuare ad essere presente nella zona naturalistica della Sentina. Un'oasi che si contraddistingue anche per questo grande tesoro naturale dalle molteplici proprietà curative».
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15/05/2007
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