Non trova ragioni per esultare di fronte all'esito della Conferenza dei servizi di Roma l'assessore provinciale alla viabilità Renzo Offidani. Lo stop alla terza corsia da Porto Sant'Elpidio a Pedaso è a suo avviso un'occasione persa. La posizione favorevole della Provincia di Ascoli Piceno all'ampliamento era d'altronde cosa nota già da diverso tempo.

"Considerando la pericolosità di quel tratto di autostrada ed i problemi di fluidità del traffico - commenta Offidani - e tenendo presente che l'impatto ambientale è stato considerato accettabile dal Ministero dell'ambiente, ritenevamo che l'ampliamento potesse costituire una buona risposta".

Ed al di là della terza corsia, a questo punto si complica, se non si ostruisce, il percorso per ottenere quelle opere compensative di viabilità che avrebbero dovuto costituire parte di un accordo tra Società Autostrade ed enti locali. Si parla quindi di una bretella sulla Valdete, di una lungo la Valdaso e di un corridoio dal casello di Porto Sant'Elpidio a Campiglione. "Ci auguriamo che questo non accada - spiega Renzo Offidani - E' naturale che ora, però, il percorso si sia fatto molto più complicato. Speriamo di non perdere almeno la bretella Porto Sant'Elpidio-Campiglione, ma è chiaro che, se si fosse arrivati ad un accordo unitario, la situazione sarebbe stata ben diversa". 

Il problema a questo punto può essere che, se il Consiglio dei Ministri andrà avanti con i lavori per la terza corsia, per il Fermano potrebbe esservi la beffa di non essere riusciti ad evitare l'ampliamento dell'A14, e di aver perso anche quelle opere compensative che, sufficienti o no, avrebbero comunque fatto comodo. Su questo l'assessore provinciale Offidani tende a rassicurare, ma con qualche riserva. "Se l'A14 verrà portata comunque fino a Pedaso, credo che le bretelle che ci erano state accordate verranno realizzate. La certezza, però, non possiamo più averla. Un conto era il raggiungimento di un accordo comprendente delle opere di viabilità, ma dato che così non è stato, non possiamo dare niente per sicuro. Le opere che ci sono state promesse insieme alla terza corsia, che da alcuni sono state ritenute insufficienti, erano comunque lavori per 40-50 milioni di euro. Non capita spesso che un ente locale possa avere somme del genere a disposizione. Per questo crediamo si sia persa un'occasione".