Erano arrivate in città da qualche giorno le due lucciole rumene che ieri sera, intorno alle 23,30, hanno rischiato la vita a seguito di un diverbio nato con delle rivali sul “posto di lavoro”.

Le veterane di via Fratte, nota alle Forze dell'Ordine e alla cittadinanza per l'elevato tasso di prostituzione, non avrebbero accettato la concorrenza delle nuove arrivate, due ragazze di 20 anni che non si sono lasciate intimorire dalle pesanti minacce delle prostitute albanesi e hanno continuato a battere la zona nonostante i numerosi inviti delle altre lucciole ad andarsene da quel posto.

Per punire l'affronto delle nuove sprovvedute ragazze, le “padrone di casa” avrebbero contattato i loro protettori per dare una lezione alle rumene.

Gli animi erano, dunque, infuocati e le quattro prostitute facevano già scintille, quando, sul posto, sono arrivati i protettori che hanno acceso la miccia che ha tramutato quel caloroso diverbio in un tentato omicidio.

Una volta avvicinate le due lucciole rumene i protettori gli hanno cosparso addosso un'intera tanica di benzina e sarebbe bastata la scintilla di un fiammifero per trasformare le donne in delle vere e proprie torce umane.

Le ragazze sono scappate, correndo verso i parcheggi del Cityper dove provvidenziale è stato l'incontro con una pattuglia dei Carabinieri che dopo aver chiamato il 118 sono accorsi sul luogo in cui era avvenuto il diverbio e dove hanno arrestato le due prostitute albanesi che sono state accusate di violenza privata.

Nessuna traccia, invece, dei loro protettori che nonostante le copiose ricerche sono riusciti a dileguarsi nella notte.

Le ragazze rumene sono subito state portate all' Ospedale A. Murri di Fermo dove i medici hanno riscontrato lesioni agli occhi provocate dal benzene.