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Agricoltura: la gravità della crisi richiede interventi straordinari

Ascoli Piceno | Chiesta la dichiarazione di grave stato di crisi del settore agricolo e di grave calamità atmosferica, a causa della siccità

di Luigina Pezzoli


Per la nostra agricoltura è infatti emergenza continua. Il clima mite dell’inverno ha provocato un vero disastro per l’ortofrutta: i danni ammontano a milioni di euro e, come in molte altre regioni, la situazione è critica. Sulle nostre campagne, infatti, che in questi giorni fanno i conti con l’ondata di maltempo, aleggia lo spettro della siccità che per la prossima estate si preannuncia in termini drammatici. Si rischia di ripetere la dolorosa esperienza del 2003, quando il settore primario registrò una “ferita” di 5 miliardi di euro. Sono questi alcuni degli aspetti emersi oggi nel corso di un incontro organizzato dal Prefetto di Ascoli che ha avuto il merito di accogliere prontamente le istanze avanzate dagli operatori del settore ed ha attivato immediatamente un tavolo di confronto.

La riunione si è svolta questa mattina nella sede della Prefettura di Ascoli e ha visto riuniti i maggiori rappresentanti delle associazioni (Cia, Coldiretti, Unione degli Agricoltori, Coico e Consorzio di Bonifica), l’assessore provinciale Avelio Marini e il Prefetto Alberto Cifelli. Nel corso della riunione è stato fatto il punto sull’attuale scenario che sta caratterizzando il settore primario e sulle prospettive future legate in particolare alla carenza idrica. L’ortofrutta è il settore delle produzioni agricole che maggiormente può risentire di anomali andamenti climatici. Da anni, per venire incontro sia alle esigenze dei consumatori sia a quelle della grande distribuzione organizzata, le produzioni sono orientate su varietà tardive e primizie, con notevole sforzo imprenditoriale da parte degli agricoltori e delle loro forme associate. Tale diversificazione produttiva accentua i rischi di un clima anomalo, sia di origine calamitosa (che incide sulle produzioni) sia, come quest’anno, per una precoce primavera (con eccesso di offerta e calo dei prezzi).

La Cia, in particolare, chiede misure effettive di risarcimento dei danni che consentano la ripresa dell’attività per le numerose aziende orticole. Si sollecita innanzitutto un Tavolo di crisi nazionale per la definizione di un pacchetto di misure per affrontare i problemi di un clima che determina con sempre maggiore frequenza danni e situazioni di emergenza. Le associazioni dei produttori hanno chiesto al Consorzio di Bonifica l’apertura dei canali irrigui ed è stata manifestata da parte dell’ente una disponibilità per la prossima settimana.

22/03/2007





        
  



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