Scenario roseo per il mondo del lavoro nelle Marche
| ANCONA - In un contesto italiano dove la disoccupazione ha registrato un calo record e il tasso di occupazione ha segnato un incremento di nove decimi attestandosi al 58,4%, anche la nostra regione può sfoggiare un buon andamento del mercato del lavoro
di Luigina Pezzoli
In un contesto italiano dove la disoccupazione ha registrato un calo record e il tasso di occupazione ha segnato un incremento di nove decimi attestandosi al 58,4%, anche la nostra regione può sfoggiare un buon andamento del mercato del lavoro.
Nelle Marche, infatti, il tasso di disoccupazione si attesta al 4,5% contro una media italiana pari al 6,8% e dove quello di occupazione raggiunge quota 64,4% superando la media italiana di 6 punti percentuali. Secondo le ultime rilevazioni Istat, i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica dalla A alla V, gli occupati nella nostra regione sono complessivamente 647mila, di cui 470mila sono lavoratori dipendenti e 177mila indipendenti.
Il settore trainante è quello dei servizi che, nel corso del 2006, ha fatto registrare un numero complessivo di 376mila lavoratori tra dipendenti ed indipendenti, ma un buon andamento si è riscontrato anche nel comparto dell’industria dove risultano occupati 202mila dipendenti e 51mila lavoratori indipendenti per un numero complessivo di 253mila unità. Meno incisivo ma comunque positivo il settore dell’agricoltura che ha fatto registrare un numero complessivo di 17mila lavoranti.
L’indagine mette inoltre in evidenza come il tasso di occupazione degli abitanti delle Marche di età compresa tra i 15 e i 65 anni, sia maggiore per i lavoratori maschi che, nelle Marche, raggiungono quota 380.000 con un’incidenza del 74,8% contro una media italiana pari al 70,5%. Al contempo le donne occupate ammontano a 267mila con un’incidenza del 53,8% che comunque supera la media nazionale (46,3%).
Conseguentemente la disoccupazione resta una piaga prevalentemente femminile: se nelle Marche sono infatti 18mila le donne in cerca di lavoro con un’incidenza del 6,4%, contro 12mila uomini che incidono per il 3,2% sul totale dei disoccupati di tutta la regione. In particolare, disaggregando il dato a livello provinciale, si evince che è Ascoli ad indossare la maglia nera con un tasso di disoccupazione pari al 6,5% per un numero complessivo di 11mila persone in cerca di un impiego.
A seguire troviamo Ancona e Macerata con un tasso del 4% per un totale, rispettivamente, di 8mila e 6mila disoccupati. Seimila disoccupati anche nella provincia di Pesaro ed Urbino con un tasso di disoccupazione del 3,7%. La panoramica relativa al mondo professionale nelle Marche appare dunque caratterizzata da un’inversione di tendenza all’andamento congiunturale negativo che ha caratterizzato gli ultimi anni. Un risultato per il quale ha sicuramente giovato l’efficacia delle politiche attive del lavoro adottate dai vari enti regionali che, in molti casi, hanno permesso una riqualificazione degli addetti attraverso appositi corsi di formazione
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22/03/2007
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