Legambiente Marche su traffico illecito di rifiuti
| ANCONA - Traffico illecito di rifiuti dal nord italia verso le Marche. Quarchioni, legambiente plaude alle forze dell'ordine, ma avverte: Siamo una regione di transito nelle rotte illecite di rifiuti, potenziare i controlli .
“Alle forze dell'ordine, soprattutto al NOE di Ancona e al sostituto procuratore di Pesaro, va il nostro plauso e l'invitiamo gli enti a potenziare i controlli”.
Commenta così Luigino Quarchioni, Presidente regionale di Legambiente, i risultati dell'operazione Arcobaleno, che ha portato alla luce un mega traffico interregionale di rifiuti: 135 indagati, 11 arresti, 70 aziende coinvolte, 56 sequestri e 100 mila tonnellate di rifiuti tossici disseminati nelle Marche, 40.000 dei quali nella sola provincia di Pesaro-Urbino.
“Sono numeri che rivelano uno scenario davvero inquietante - continua Quarchioni – Le Marche non sono più da tempo l'isola felice che credevamo, anzi negli ultimi anni sono state più volte al centro di traffici illegali di rifiuti. Sia per la presenza di un grosso porto come quello anconetano, sia per l'attività di numerose aziende specializzate nel trattamento di rifiuti speciali, siamo sempre più una regione di transito lungo le rotte dei traffici illeciti, ecco perchè i controlli vanno potenziati”.
Ingenti flussi di rifiuti speciali, pericolosi e non, provenienti soprattutto da aziende del nord Italia, varcano ogni giorno i confini marchigiani per essere trattati e poi, resi assimilabili agli urbani, finiscono nelle nostre discariche: un fenomeno dietro il quale spesso si nascondono delle illeicità. L'unico antidoto possibile è non abbassare il livello di guardia e parallelamente intensificare il muro dei controlli.
Un panorama, quello dei rifiuti nelle Marche, che certo non brilla nemmeno per l'attività ordinaria di gestione dei rifiuti urbani. Legambiente coglie l'occasione per ricordare che nel 2005 la regione ha prodotto ben 876.000 tonnellate di rifiuti, con un aumento del 6,2% rispetto al 2004, ma ne ha differenziati appena il 17,6% (dati Rapporto Rifiuti APAT 2006), smaltendone ancora in discarica oltre l'80%.
“Eccola l'altra emergenza! - chiosa il Presidente di Legambiente Marche – Per affrontarla ribadiamo la necessità di intraprendere con convinzione e a tappeto la raccolta dei rifiuti porta a porta. Solo riducendo i rifiuti all'origine e impennado il livello della differenziata riusciremo a svincolarci dal bisogno di nuove discariche”.
Commenta così Luigino Quarchioni, Presidente regionale di Legambiente, i risultati dell'operazione Arcobaleno, che ha portato alla luce un mega traffico interregionale di rifiuti: 135 indagati, 11 arresti, 70 aziende coinvolte, 56 sequestri e 100 mila tonnellate di rifiuti tossici disseminati nelle Marche, 40.000 dei quali nella sola provincia di Pesaro-Urbino.
“Sono numeri che rivelano uno scenario davvero inquietante - continua Quarchioni – Le Marche non sono più da tempo l'isola felice che credevamo, anzi negli ultimi anni sono state più volte al centro di traffici illegali di rifiuti. Sia per la presenza di un grosso porto come quello anconetano, sia per l'attività di numerose aziende specializzate nel trattamento di rifiuti speciali, siamo sempre più una regione di transito lungo le rotte dei traffici illeciti, ecco perchè i controlli vanno potenziati”.
Ingenti flussi di rifiuti speciali, pericolosi e non, provenienti soprattutto da aziende del nord Italia, varcano ogni giorno i confini marchigiani per essere trattati e poi, resi assimilabili agli urbani, finiscono nelle nostre discariche: un fenomeno dietro il quale spesso si nascondono delle illeicità. L'unico antidoto possibile è non abbassare il livello di guardia e parallelamente intensificare il muro dei controlli.
Un panorama, quello dei rifiuti nelle Marche, che certo non brilla nemmeno per l'attività ordinaria di gestione dei rifiuti urbani. Legambiente coglie l'occasione per ricordare che nel 2005 la regione ha prodotto ben 876.000 tonnellate di rifiuti, con un aumento del 6,2% rispetto al 2004, ma ne ha differenziati appena il 17,6% (dati Rapporto Rifiuti APAT 2006), smaltendone ancora in discarica oltre l'80%.
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02/03/2007
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