Fabio Mussi candidato segretario dei Ds
San Benedetto del Tronto | Si è riunita, ieri pomeriggio presso i locali della Federazione picena dei democratici di sinistra il coordinamento Provinciale della Mozione A Sinistra per il Socialismo europeo che candida Fabio Mussi, ministro dellUniversità.
Tra i partecipanti: Gianni Ferrante, l’assessore provinciale Antonio Canzian, Emidio Mandozzi Vice-Presidente della giunta provinciale, il segretario della Sinistra giovanile della federazione Giorgio Mancini. Il segretario dei ds cittadino Stefano Corradetti, il segretario cittadino della Sg Pierluigi De Angelis.
La riunione è stata introdotta da Ferrante che ha informato i presenti dei percorsi che porteranno ai congressi di Sezione, (dal 1 al 25 marzo) a quelli comunali e al congresso provinciale (fine marzo- primi aprile) e a quello nazionale (fine aprile).
Come è noto il congresso si svolgerà per Mozioni e si voterà congiuntamente, a scrutinio segreto, sia per il segretario che per la mozione.
Inoltre ha informato i presenti che Sabato 10 febbraio alle ore 17,30 presso la libreria rinascita di ascoli piceno si svolgerà una iniziativa pubblica di presentazione della mozione con il senatore Massimo Villone e con Valerio Calzolaio.
La Mozione della sinistra DS che si presenterà al Congresso pone al centro dello stesso la sopravvivenza in italia di un partito di sinistra e socialista e quindi si pone nettamente in contrasto con il percorso di costruzione del Partito Democratico.
Dopo la relazione si è aperto il dibattito che ha registrato l’intervento di numerose compagne e compagni.
Da tutti è stata manifestata la profonda preoccupazione e contrarietà per le decisioni della maggioranza DS di sciogliere il partito e dar vita ad un nuovo soggetto politico, il Partito Democratico, che già si configura come un partito moderato.
Se ciò avverrà i DS scompariranno come forza di sinistra autonoma legata al socialismo europeo.
Non si comprende come in Italia non debba esistere più una forza di sinistra autonoma che si richiami ai principi del socialismo europeo, la principale forza che governa la maggior parte dei paesi europei.
Non è concepibile che il nuovo partito che nascerà non entri nel Partito Socialista Europeo e nell’internazionale socialista.
Dal momento che la Margherita non entrerà nel PSE é d’obbligo chiedere che il segretario Fassino inserisca nella sua mozione la decisione della Margherita e che dica agli iscritti che cosa intenderà fare la maggioranza Ds nel momento in cui sarà chiaro che il Pd non entrera nel PSE. Vogliamo sapere a questo punto se il Partito Democratico si farà ugualmente.
E’ comprensibile che i DS e la Margherita possano e debbano essere buoni alleati nel governo e nei programmi elettorali, ma costruire un partito insieme è altra cosa e mentre sarà relativamente facile trovare compromessi di governo sicuramente sarà difficile, se non impossibile, trovare compromessi sui contenuti che dovranno essere i fondamenti di un nuovo un partito.
E’ stato sottolineato negli interventi , come all’ interno del partito emergano, da parte della maggioranza, accuse di conservatorismo nei confronti della minoranza.
Gli interventi hanno ribadito che non si tratta di conservare ma di riaffermare: una forza di sinistra autonoma legata al socialismo nel nostro paese la concezione laica dello stato, messa in pericolo dall’ingerenza inaccettabile delle gerarchie ecclesiastiche che vogliono trasformare il nostro Stato in uno Stato etico pretendendo di indicare quali siano le leggi da fare e quelle da contrastare nel campo dei diritti individuali, della ricerca scientifica, e dell’autonomia della scienza, i valori e il significato di una militanza pacifista che ci veda in prima linea nella battaglia contro la guerra il concetto del rispetto dei diritti dei singoli individui indipendentemente dalle scelte che compiono in relazione ai loro rapporti personali di coppia e di sesso che sono messi in pericolo da una visone integralista di una parte del mondo cattolico altri valori che costituiscono l’identità della sinistra italiana: riconoscimento dei diritti della donna, della difesa del concetto di lavoro come valore sociale, del rispetto della sovranità nazionale, dell’autonomia della scuola e della scienza.
E’ stata sottolineata, infine, negli interventi la necessità di respingere l’accusa da parte della maggioranza che la sinistra DS stia preparando una scissione, accusa infondata in quanto la sinistra DS sta conducendo, in questo momento difficile per la storia del nostro partito, come in passato, un confronto politico serio e appassionato, proprio perché i ds non si sciolgano.
Non siamo la Mozione di quelli che se ne vanno e se la maggioranza teme di perdere una parte significativa della militanza politica di sinistra faccia in modo di non cancellare la nostra storia e il nostro partito.
Ci batteremo quindi perché il nostro partito non venga sciolto.
Questo è il nostro obiettivo che è anche quello di vincere questo congresso.
La riunione è stata introdotta da Ferrante che ha informato i presenti dei percorsi che porteranno ai congressi di Sezione, (dal 1 al 25 marzo) a quelli comunali e al congresso provinciale (fine marzo- primi aprile) e a quello nazionale (fine aprile).
Come è noto il congresso si svolgerà per Mozioni e si voterà congiuntamente, a scrutinio segreto, sia per il segretario che per la mozione.
Inoltre ha informato i presenti che Sabato 10 febbraio alle ore 17,30 presso la libreria rinascita di ascoli piceno si svolgerà una iniziativa pubblica di presentazione della mozione con il senatore Massimo Villone e con Valerio Calzolaio.
La Mozione della sinistra DS che si presenterà al Congresso pone al centro dello stesso la sopravvivenza in italia di un partito di sinistra e socialista e quindi si pone nettamente in contrasto con il percorso di costruzione del Partito Democratico.
Dopo la relazione si è aperto il dibattito che ha registrato l’intervento di numerose compagne e compagni.
Da tutti è stata manifestata la profonda preoccupazione e contrarietà per le decisioni della maggioranza DS di sciogliere il partito e dar vita ad un nuovo soggetto politico, il Partito Democratico, che già si configura come un partito moderato.
Se ciò avverrà i DS scompariranno come forza di sinistra autonoma legata al socialismo europeo.
Non si comprende come in Italia non debba esistere più una forza di sinistra autonoma che si richiami ai principi del socialismo europeo, la principale forza che governa la maggior parte dei paesi europei.
Non è concepibile che il nuovo partito che nascerà non entri nel Partito Socialista Europeo e nell’internazionale socialista.
Dal momento che la Margherita non entrerà nel PSE é d’obbligo chiedere che il segretario Fassino inserisca nella sua mozione la decisione della Margherita e che dica agli iscritti che cosa intenderà fare la maggioranza Ds nel momento in cui sarà chiaro che il Pd non entrera nel PSE. Vogliamo sapere a questo punto se il Partito Democratico si farà ugualmente.
E’ comprensibile che i DS e la Margherita possano e debbano essere buoni alleati nel governo e nei programmi elettorali, ma costruire un partito insieme è altra cosa e mentre sarà relativamente facile trovare compromessi di governo sicuramente sarà difficile, se non impossibile, trovare compromessi sui contenuti che dovranno essere i fondamenti di un nuovo un partito.
E’ stato sottolineato negli interventi , come all’ interno del partito emergano, da parte della maggioranza, accuse di conservatorismo nei confronti della minoranza.
Gli interventi hanno ribadito che non si tratta di conservare ma di riaffermare: una forza di sinistra autonoma legata al socialismo nel nostro paese la concezione laica dello stato, messa in pericolo dall’ingerenza inaccettabile delle gerarchie ecclesiastiche che vogliono trasformare il nostro Stato in uno Stato etico pretendendo di indicare quali siano le leggi da fare e quelle da contrastare nel campo dei diritti individuali, della ricerca scientifica, e dell’autonomia della scienza, i valori e il significato di una militanza pacifista che ci veda in prima linea nella battaglia contro la guerra il concetto del rispetto dei diritti dei singoli individui indipendentemente dalle scelte che compiono in relazione ai loro rapporti personali di coppia e di sesso che sono messi in pericolo da una visone integralista di una parte del mondo cattolico altri valori che costituiscono l’identità della sinistra italiana: riconoscimento dei diritti della donna, della difesa del concetto di lavoro come valore sociale, del rispetto della sovranità nazionale, dell’autonomia della scuola e della scienza.
E’ stata sottolineata, infine, negli interventi la necessità di respingere l’accusa da parte della maggioranza che la sinistra DS stia preparando una scissione, accusa infondata in quanto la sinistra DS sta conducendo, in questo momento difficile per la storia del nostro partito, come in passato, un confronto politico serio e appassionato, proprio perché i ds non si sciolgano.
Non siamo la Mozione di quelli che se ne vanno e se la maggioranza teme di perdere una parte significativa della militanza politica di sinistra faccia in modo di non cancellare la nostra storia e il nostro partito.
Ci batteremo quindi perché il nostro partito non venga sciolto.
Questo è il nostro obiettivo che è anche quello di vincere questo congresso.
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07/02/2007
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