"Ora parlo io": teatro gremito per Martinelli
Sant'Elpidio a Mare | Tantissimi per ascoltare l'ex Sindaco, che ha ribadito quanto fatto in due anni e mezzo e promesso battaglia al centrosinistra in vista delle prossime elezioni
di Pierpaolo Pierleoni
Che la città si sia appassionata nelle ultime settimane all’intricata situazione politica elpidiense lo dimostrano le centinaia di persone accorse al Teatro Cicconi per ascoltare le verità dell’ex sindaco Giovanni Martinelli. Al primo incontro pubblico, ad una settimana esatta dalla sfiducia del Consiglio comunale, “il fu” primo cittadino, ha detto la sua, dietro l’emblematico titolo della serata “Ora parlo io…”.
Un incontro in cui non ci sono state, in sostanza, enormi novità rispetto a quanto emerso fino ad oggi. Martinelli ha ripercorso di fatto quanto accaduto negli ultimi giorni prima della sua caduta, ma ha dedicato il suo tempo in particolare a spiegare quanto realizzato in due anni e sette mesi alla guida di Sant’Elpidio a Mare. Tantissima la gente, diversi gli applausi verso il Sindaco, accompagnato sul palco dai due ex assessori Orsili e Calcinari. Nessun attacco diretto agli ex alleati, anzi mai chiamati per nome, neanche in un’occasione, anche se qualche riferimento alla loro condotta non è mancato.
“Ho pagato il prezzo più alto al quale possa essere condannato un Sindaco. Sono stato mandato davanti al plotone d’esecuzione. Ho commesso i miei errori, chi lo nega, ne ho fatti molti. Ma credo che questo sindaco non meritasse il massimo della pena. Ho lavorato per questa città senza interessi personali, senza volontà di fare carriera politica, ho dormito una sola notte fuori da Sant’Elpidio in due anni e mezzo a spese del comune mentre c’è chi non si fa mancare viaggi internazionali. Ho diversi ruoli in consigli di amministrazione, ma nessuno è remunerato”.
Sui Democratici e popolari, Martinelli non si dilunga molto, si limita a ribadire la sua posizione. “Il famoso foglietto non mi è mai stato sottoposto, ma di certo quello che mi è stato chiesto è esattamente quello che vi era scritto, e di certo chi l’ha recuperato non l’ha fatto frugando tra i rifiuti. La verità è che per una delega, quella all’urbanistica, sono stato mandato a casa. Non dubito dell’onestà dei miei colleghi di giunta. Il fatto è che c’era bisogno di dare più slancio alla politica urbanistica. Abbiamo perso diverse aziende pronte ad investire a Sant’Elpidio a Mare perché abbiamo impiegato tempi lunghissimi a dare risposte. Perdere aziende che investono in città significa perdere occasioni di sviluppo. Invece c’è qualcuno (il riferimento è al capogruppo dei Democratici e popolari Governatori) che pensa solo a chi elegge i presidenti, a come vengono nominati. Non a quello che fanno, a quanto lavorano, a quello che lasciano. Perché evidentemente l’unica cosa che interessa è il potere”.
Una lunga panoramica poi sui lavori portati a termine e su quelli in programma. Centro commerciale naturale, nuova casa di riposo, crescita importante sulla raccolta differenziata, nuova scuola di Castellano e di Casette d’Ete, regimazione fossi di Casette d’Ete, marciapiedi di via Celste e passeggiata di Cura mostrapiedi. Esposto anche il maxiprogetto da 11 milioni di euro per la riqualificazione dell’area Mandozzi, che dovrebbe diventare, se si trovassero le risorse, una sorta di centro direzionale, con la costruzione di un’arena da concerti e per la Contesa del Secchio nell’area prospiciente l’attuale Sma.
Qualche parola anche al centrosinistra, al quale l’ex sindaco Martinelli giura battaglia. “Al silenzio assordante degli amici della sinistra, che col sorriso mefistofelico ci guardano e aspettano che ci mettiamo uni contro gli altri per trarne vantaggio, faccio una promessa. La mia campagna elettorale non sarà mai contro Lattanzi. La mia campagna elettorale sarà per portare avanti quanto abbiamo iniziato, e sfido chiunque a fare di più in due anni con condizioni di bilancio difficilissime. La mia campagna elettorale sarà fatta per portare i mercanti fuori dal tempio. Perché alla mia città dico: attenzione, rischiamo di riconsegnare la città ai soliti noti. Su Forza Italia sono fiducioso che si possano trovare le condizioni per ricucire il rapporto”.
Insomma la campagna elettorale è a tutti gli effetti iniziata. La volontà sembra quella di guardare avanti, gettando alle spalle la brutta pagina di politica cittadina scritta nelle ultime settimane.
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25/02/2007
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Betto Liberati