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Nasce "Fattoriepicene"

Ascoli Piceno | Il progetto, coordinato dall’associazione territoriale Vinea che raggruppa circa mille produttori, vuole coinvolgere migliaia di aziende, ma anche Comuni, Provincia e Regione.

Il fascino del marchio. Non solo abiti e accessori valgono di più quando sono firmati, ma anche i vini e i prodotti tipici.
Non deve essere soltanto una questione d’immagine ma il riconoscimento di un prodotto di qualità per la materia prima usata e per i processi di lavorazione.

L’enogastronomia ha sempre più bisogno di una tracciabilità e di una strategia commerciale vincente che hanno segnato le esperienze positive di regioni, come il Piemonte o la Toscana che hanno già percorso con successo questa strada.

Lo stanno facendo ora anche i vini e i prodotti tipici del Piceno. E così coniugando qualità produttiva e nuove strategie commerciali, le cantine cooperative, piccole e medie aziende vitivinicole della Provincia di Ascoli Piceno, si sono raggruppate in un’unica struttura commerciale, per rafforzare la penetrazione del mercato e valorizzare il Territorio Piceno, con i suoi vini, l’olio e tutti gli altri prodotti tipici.

Il progetto, coordinato dall’associazione territoriale Vinea che raggruppa circa mille produttori, vuole coinvolgere migliaia di aziende, ma anche Comuni, Provincia e Regione.

Grazie a questa iniziativa è nato il brand Fattoriepicene che dovrà identificare non soltanto i vini del Piceno ma anche tutti i prodotti del paniere come pasta, olio extravergine di oliva ed in prospettiva le altre eccellenze produttive del territorio.

Il progetto Fattoriepicene sarà presentato a Roma - giovedì 22 febbraio all’Hotel Parco dei Principi ( ore 17,30), in via Frescobaldi 5 - da Ido Perozzi, presidente di Vinea e Fattoriepicene e da Paolo Liverani, direttore commerciale di questa nuova struttura.

E’previsto anche un dibattito che sarà coordinato da Franco M. Ricci, direttore della Rivista Duemilavini e Bibenda, con la partecipazione di Luciano Sita, presidente nazionale Legacoop Agroalimentare, Avelio Marini, Assessore Agricoltura, Turismo e attività produttive della Provincia di Ascoli Piceno, Luciano Agostini, vice presidente della Giunta Regionale, Riccardo Deserti, responsabile della Segreteria del Ministro delle Politiche Agricole, alimentari e Forestali.
All’incontro seguirà una degustazione di vini delle aziende del Gruppo Fattoriepicene con la partecipazione del prof. Attilio Scienza dell’Università di Milano.

Con questa iniziativa si vogliono mettere le basi per costruire un Distretto produttivo, con 47.000 ettari di superficie coltivata, allargato all'intera, futura provincia Picena, investendo anche le aree montane che sono dotate di preziosi giacimenti produttivi (funghi, tartufi, ecc. ).

Ciò nell'ottica di orientare al mercato le scelte produttive garantendo qualità e territorialità, realizzando un circuito produttivo territoriale che sia in grado di chiudere il cerchio tra filiere agricole ed agroalimentari territoriali, commercializzazione e mercato su scala nazionale.
“Fattoriepicene- anticipa il presidente Ido Perozzi- anche se guarda con grande attenzione agli altri prodotti del territorio, fa riferimento al settore vinicolo, che ha una produzione complessiva di circa 400.000 ettolitri di vino che rappresentano un terzo della produzione regionale.

In effetti-spiega Perozzi- le aziende socie hanno messo, negli ultimi anni, particolare cura e attenzione alla sperimentazione enologica, sviluppando, in collaborazione con VINEA, un progetto di zonazione viticola della nostra area realizzato in collaborazione con l’Università di Milano e con il coordinamento del professor Attilio Scienza”.

“Oggi – sottolinea Perozzi-siamo pronti, con il contributo di questa nuova organizzazione e di una forza vendita formata da circa 140 agenti operanti a livello nazionale, ad immettere in un mercato più vasto, un’ampia gamma di prodotti spaziando dalle DOC storiche del Piceno, Falerio, Rosso Piceno e Rosso Piceno Superiore fino alle straordinarie produzioni della nuova DOC Offida, che trovano negli autoctoni, Pecorino e Passerina, vitigni di assoluto interesse ed appeal commerciale; passando per grandi IGT che coniugano le qualità organolettiche e la tradizione dei tipici vitigni italici, Montepulciano e Sangiovese in primis, con le sensazioni di grandi vitigni internazionali”.

FATTORIEPICENE si presenta come una realtà di assoluto rilievo anche a livello nazionale e con un programma ambizioso che non trascura la promozione e il marketing territoriale.
Si guarda al futuro con l’obiettivo della certificazione ambientale del distretto, affinché sia garantita l’adozione di politiche ambientali di salvaguardia territoriale ed, al contempo, l’attuazione di politiche promozionali e di sviluppo del distretto in termini turistici e di accoglienza.

Più semplicemente la società FATTORIEPICENE ( è stata costituita una S.p.a con un capitale sociale di 200.000,00) è una struttura aperta alla collaborazione dell’intero territorio, che può essere meglio definita come una "commerciale" del territorio, costituita dai produttori per i produttori .
” Aver messo insieme un gruppo di produttori intorno ad un comune progetto di commercializzazione, con l’ottica di collaborare per ottenere migliori risultati ed ottimizzare le risorse è stato un grande risultato.- commenta il direttore Paolo Liverani-“ Possiamo guardare fiduciosi al futuro-aggiunge- con uno spirito di forte legame con il territorio esaltando quindi con un legame vino/prodotti a marchio territorio che sicuramente potrà essere vincente.

La base societaria è costituito da 11 produttori soci, tra cui due cantine sociali ed altre otto piccole e medie aziende, con la VINEA che detiene il 40% delle quote sociali.

La produzione complessiva delle aziende socie si aggira sui 350.000 ettolitri di vino con un fatturato complessivo delle strutture che ammonta a circa 20 milioni di Euro.

Resta evidente-precisa Liverani- che vogliamo far crescere questi numeri. E’ questa la sfida…. la percentuale di prodotto imbottigliata è ancora molto bassa, infatti, a fronte di una produzione di 650/700 mila ettolitri il Piceno commercializza poco più di 10 milioni di bottiglie di vino”.
In un’indagine di mercato realizzata da Nomisma emerge un importante potenziale di interesse per i prodotti di quest’area, ed occorre insistere per organizzare il sistema produttivo per raggiungere i consumatori in maniera coordinata ed adeguata.

In effetti la stragrande maggioranza delle aziende picene sono medio piccole e non sempre specializzate in una sola filiera, e pertanto necessario ripartire gli sforzi su più settori, fare sistema di offerta integrata sia con i prodotti (vino, olio, oliva tenera, salumi, carne, formaggi, ortofrutta, tartufi ecc.) che con i servizi correlati all'attività agricola come il turismo rurale, l'agriturismo, e l'enoturismo.
Il primo passo è stato fatto.

16/02/2007





        
  



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