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Federfarma Abruzzo fa alcune precisazioni

| Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa: Addossare ai farmacisti anche la responsabilità delle file createsi per l’esenzione dal ticket appare inaccettabile.

di Dott. Franco D’Addario*


La cronologia dei fatti è la seguente. Il 22 Dicembre in occasione di un incontro tenutosi per discutere in merito al ripristino della dispensazione di alcuni farmaci da parte delle farmacie convenzionate(la distribuzione da parte delle farmacie ospedaliere ha creato infiniti disagi all’utenza) l’Assessore ha comunicato alle Organizzazioni di categoria che aveva predisposto, tra l’altro, una deliberazione per la reintroduzione del ticket sui farmaci, da sottoporre all’attenzione della Giunta Regionale nella prima seduta successiva al Natale e che ne auspicava la decorrenza dai primi giorni del Gennaio 2007, tenuto conto dei tempi necessari per la divulgazione e l’organizzazione anche in considerazione dell’imminente festività.

Alle ore 14.00 del 28-12 u.s. perveniva alla sede di Federfarma regionale una nota riassuntiva dei contenuti della deliberazione priva dell’allegato inerente la modalità di attestazione dell’esenzione del ticket per reddito.
Appena reperita presso l’Assessorato la predetta circolare, Federfarma alle ore 14.00 del 29-12 u.s. aveva già provveduto a trasmettere alle Associazioni Provinciali la nota dell’Assessore unitamente ad altra esplicativa redatta dalla stessa Federfarma, intesa ad evitare difformi interpretazioni del provvedimento regionale.

La tempestività di Federfarma non ha avuto immediato effetto per il fatto che il giorno successivo cadeva di sabato, seguito dalle festività di Domenica 31 e di Lunedì 1-1-2007.
L’informazione diffusa e puntuale è avvenuta pertanto il giorno 2 Gennaio, con i prevedibili e inevitabili disagi, riportati dalla stampa locale con enfasi.
In verità il disagio deriva, come sempre, dalla estrema burocratizzazione, in quanto per l’esenzione dovuta al reddito il farmacista deve verificare delega e documento di riconoscimento con annotazione degli estremi dello stesso sulla ricetta, e per l’esenzione dovuta a patologia o invalidità il farmacista deve controllare la tipologia di esenzione in base al codice che non sempre corrisponde a quello unificato della Regione.
Infatti il codice regionale non viene ancora completamente utilizzato da tutti i medici prescrittori, perché diverso da quello riportato sui tesserini di esenzione in possesso degli assistiti.
Tutto ciò ha comportato e comporterà inevitabilmente proteste e malumori.

*Presidente

04/01/2007





        
  



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