Il gruppo folcloristico “La Pemmadora” dell’Istituto Tecnico Agrario “C. Ulpiani” di Ascoli Piceno coordinato dal prof. Camillo di Lorenzo, organizza anche quest’anno, in occasione delle festività di Sant’Antonio Abate, “LU VECCHIÓ”, una manifestazione itinerante che prevede un ricco programma di canti in onore del santo protettore delle bestie e nemico del demonio.

L’antica tradizione locale è ancora viva nel nostro territorio ed è legata alla sua forte impronta rurale: in questo periodo nelle fredde colline si accendevano grandi fuochi e riecheggiavano i caratteristici canti di questua, urlati a squarciagola dai “poveracci” che portavano la benedizione del Santo nelle stalle, nelle case, lungo le strade, sperando di riempire la loro bisaccia di cibo.
Le radici storiche, rurali e culturali del nostro territorio, oggetto di studi e ricerche nella ultracentenaria scuola Agraria, rivivono soprattutto per la passione di un gruppo di studenti-guide del Giardino Botanico, di alcuni insegnanti e dipendenti dell’Istituto Agrario, supportati dalla competente guida del soprano Valentina Corradetti e dall’animatore (ex guida del CEA) Tiziano Caponi.

Il 13 gennaio il gruppo, dopo aver cantato nel chiostro della scuola media di Offida e presso la casa di riposo per anziani di Offida si reca a Ripatransone per i saluti all’Amministrazione Comunale, prosegue quindi il giro visitando le aziende agrituristiche, le cantine, le attività commerciali del territorio rurale piceno, concludendo la giornata nel Comune di Acquasanta Terme con i canti in piazza e presso il Bar Giulia di Santa Maria.

La corale Cento Torri di Ascoli Piceno, da sempre sensibile a queste iniziative, ha affiancato la scuola nel progetto didattico; infatti, nella giornata di domenica 14 gennaio, anima la Messa celebrata dal Vescovo S.E. Mons. Gervasio Gestori nella Chiesa Parrocchiale di Cossignano, al termine della quale si esibisce in un breve concerto e nei tradizionali canti di questua.
Il programma del gruppo folcloristico dell’Istituto Agrario continua il 16 gennaio, vigilia della festa di S. Antonio Abate, con una giornata ricca di impegni che prevede, nella mattinata, diverse “poste” nelle scuole di Ascoli, per passare nel pomeriggio a Sant’Egidio alla Vibrata, presso la scuola elementare che ha accolto l’iniziativa con grande entusiasmo in quanto nei programmi di studio degli alunni dedica tanto spazio alle tradizioni locali. Il gruppo, quindi, si reca al Conad del Marino, al circolo anziani di Castel di Lama, all’azienda Rapini “la Vergara” di Tose e all’Azienda-Frantoio Cartofaro di Campolungo dove, dopo la benedizione del bestiame e soprattutto delle persone, concluderà l’esibizione intorno ad un grande falò preparato nell’aia della casa colonica per accogliere e rifocillare gli infreddoliti e stanchi questuanti.