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Centenario della morte di Padre Giovanni dello Spirito Santo

San Benedetto del Tronto | Martedì 12 dicembre c.a. alle ore 18, presso l’Abbazia di S.Benedetto Martire, il Vescovo, Mons. Gervasio Gestori presiederà una solenne celebrazione eucaristica, a cui parteciperanno i Superiori dell’Ordine dei Padri Passionisti.


Martedì 12 dicembre c.a. alle ore 18, presso l’Abbazia di S.Benedetto Martire, il Vescovo, Mons. Gervasio Gestori, a chiusura dell’anno centenario della morte di Padre Giovanni dello Spirito Santo, al secolo Giacomo Bruni, presiederà una solenne celebrazione eucaristica, a cui parteciperanno i Superiori dell’Ordine dei Padri Passionisti.
A questa celebrazione sono stati invitati, in modo particolare, i Cresimandi di tutte le parrocchie della città.
Al termine seguirà una festa insieme presso il rinnovato salone parrocchiale; nell’occasione sarà proiettato un documentario sulla vita del nostro Venerabile.

Alcune notizie biografiche

Padre Giovanni dello Spirito Santo:
un frutto della santità sambenedettese a cento anni dalla morte.

La sera del 12 dicembre 1905, all’età di 23 anni, moriva nel convento dei Padri Passionisti di Moricone in provincia di Roma, Padre Giovanni dello Spirito Santo, frutto della santità sambenedettese.

Giacomo Bruni ( questo il suo nome) era nato a S.Benedetto del Tronto l’8 agosto 1882, terzogenito di una famiglia che abitava in via Case Nuove, una delle vie del Paese Alto: famiglia formata da babbo Giuseppe che esercitava il mestiere di fabbro, da mamma Maria Antonia Marconi e da quattro figli.
Frequentò fin dalla tenera età l’asilo tenuto dalle Suore di S.Vincenzo de’ Paoli e le elementari presso la scuola comunale con l’insegnante Allevi Saverio.

La parrocchia fu la vera scuola di vita spirituale: era un chierichetto della sua Abbazia, frequentava anche il gruppo dei “Luigini”, fondato da don Francesco Sciocchetti presso la chiesa della Madonna della Marina. Nella vita del Venerabile importante fu la presenza del can. d. Pietro Panfili che lo aiutò negli studi e a concretizzare la sua vocazione verso il sacerdozio.

Non ancora quattordicenne decise di entrare a far parte dell’ordine dei Passionisti. Il 29 maggio 1896, accompagnato da d.Pietro, Giacomo lasciò S.Benedetto alla volta della casa generalizia di Roma, dove fu accolto da p. Bernardo, un santo passionista che scherzosamente lo chiamò, d’allora in poi, il “moretto di S.Benedetto”.

Un po’ per seguire gli studi un po’ a causa della salute cagionevole, Giacomo passò da un convento all’altro fino a Stella, presso Spoleto dove iniziò gli studi teologici che terminò a Roma. Così il 4 dicembre 1904, Padre Giovanni dello Spirito Santo (questo il nome preso da religioso), proprio nel 50° anniversario della proclamazione del dogma dell’ Immacolata Concezione, poté celebrare la sua prima S.Messa, dopo aver ottenuto una speciale dispensa dal Papa Pio X, data la sua troppo giovane età.

Dal luglio di quello stesso anno avvertì i primi sintomi del terribile male della tubercolosi che accettò con pazienza e forza d’animo, “facendo la volontà di Dio”. Al fratello Serafino aveva scritto qualche anno prima: “ Ora questo bene a cui il nostro cuore continuamente aspira è Dio. Nell’amare Dio troveremo la vera pace del cuore, bene assai prezioso che non le ricchezze di questa terra…Siamo dunque saggi: amiamo chi può renderci felici in questa e nell’altra vita”.

Peggiorando in salute, P.Giovanni fu trasferito a Moricone nell’ottobre del 1905. Qui, dopo poco, morì la sera del 12 dicembre, alle ore 18, ad appena 23 anni.
Il 9 giugno 1983 P. Giovanni dello Spirito Santo è stato dichiarato dal Papa Giovanni Paolo II “Venerabile”, riconoscendo l’eroicità delle sue virtù.

Il 27 gennaio 1985 le spoglie mortali di P.Giovanni sono state riportate a S.Benedetto ed ora esposte alla venerazione dei suoi concittadini nella chiesa di S.Benedetto Martire.

09/12/2006





        
  



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