Alleanza Nazionale chiede il ritiro del punto 12 inserito nel prossimo Consiglio Comunale
San Benedetto del Tronto | Per il partito di opposizione è inammissibile discutere, a 48 ore dalla presentazione, le norme che salvaguardano le aree verdi destinate ai quartieri senza coinvolgere la cittadinanza.
di Carmine Rozzi

Un direttivo di An al completo
Pasqualino Piunti di An ha chiesto in sede di Commissione dei Capigruppo, di ritirare il punto 12 all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale previsto per la serata di venerdì 15 dicembre. Motivo: il poco tempo a disposizione per esaminare più dettagliatamente quello che, a prima vista, sembra (secondo An) un “maxi emendamento al Prg”.
L’ordine del giorno riguarda il settore dell’Urbanistica e precisamente l’articolo 48 sulle “norme tecniche di attuazione” per destinare aree cittadine espropriate al tempo del vecchio Prg del’90 e da allora mai attuate per la loro destinazione a “verde di quartiere attrezzato” come : scuole, giardini, parchi ecc. Negli anni la mancata esecuzione degli standard ha procurato alcune forzature nell’interpretazione (vedi Eurospin, il Penny di prossima apertura e via dicendo) sull’uso delle aree da parte dei proprietari, stanchi di aspettare le direttive delle varie Amministrazioni tutte ricche di idee ma povere di risorse economiche.
Quindi, asseriscono quelli di An, l’idea di voler dare una regolamentazione definitiva ricorrendo ad una specie di perequazione tra pubblico e privato è da lodare. Ma messe insieme le 60 aree in questione raggiungono cifre colossali: un milione e 700 mila metri quadri per 200 mila metri cubi. L’aver deliberato di portare in Consiglio un tale appezzamento di territorio pubblico senza aver lasciato il tempo di illustrare le finalità ed i progetti alla cittadinanza ed averne dato nota solo 48 ore prima di arrivare in Consiglio è per An inammissibile.
”Ricordo i pellegrinaggi di questa Amministrazione in giro per i quartieri con il blocco notes in mano allora del Bilancio Partecipato. Come mai non è successo la stessa cosa per questo intervento che, di fatto, va a stravolgere le indicazioni di massima del prossimo Prg?” si chiede Piunti. Non per niente, rincara il Capogruppo di An, in media il 60% delle delibere Consiliari riguardano l’edilizia a dimostrazione che questa è sempre di più la “Giunta del mattone”. Ed ancora, si chiede il partito di minoranza, c’è da vedere come si comporterà Gaspari alla recente richiesta della Margherita di buttare nel cestino l’intero Piano di Bellagamba, lui che voleva a tutti i costi preservarne il più possibile per non sperperare le 312 mila euro costate per farlo redigere.
Oppure quelle dichiarazioni erano destinate a placare un altro possibile e temibile candidato di sinistra poi ritiratosi (Benigni?). Per Luca Vignoli è fallito l’obbiettivo più importante di questa Amministrazione che era quello di dare al nuovo Piano Regolatore una visione unitaria. Come si può metterla in pratica, si domanda il consigliere di An, volendo al tempo stesso attuare Piani Particolareggiati della grandezza di Piazza San Pio X, Piazza San Giovanni Battista, Piazza San Giovanni.
“Ma l’ingegnere Luigina Zazio – riflette Vignoli – è stata assunta per redigere il Prg o le varianti del medesimo?”. E cosa è accaduto al programmato Consiglio Comunale aperto sul Prg previsto per ottobre ? Mentre per il Coordinatore Comunale Luigi Cava la creazione di un “forum” di 15 moderatori scelti tra ingegneri, geometra e architetti (retribuiti a gettone pari alla metà del compenso spettante a suo tempo alla Commissione Edilizia) per raccogliere le proposte e le indicazioni di tecnici privati divulgate sul sito del Comune potrebbe portare alla creazione di una “lobby” che autonomamente deciderà quali proposte e quali suggerimenti sono da includere nel Prg. In altri termini: chi modera i moderatori ?.
I nomi dovevano essere scelti in un primo tempo per delibera ma dopo le vivaci rimostranze della minoranza e, si dice, da buona parte della stessa maggioranza, le quindici nomine saranno portate in Consiglio anche se per la minoranza la differenza è minima visto che alla fine sarà messa ai voti. Altra perplessità il partito di Fini lo esterna per il “pool” di giovani laureandi in ingegneria chiamati a guadagnarsi altrettante borse di studio messe in palio dal Comune per fare il censimento delle aree pubbliche del Comune, necessarie prima di procedere alla stesura di ogni Prg.
Siccome la stessa prassi doveva essere seguita al tempo della stesura del Prg di Bellagamba, onde non pagare due volte per uno stesso servizio, Cava si chiede se non sarebbe meglio verificare l’esistenza di tale censimento ed, in caso negativo, trattenere l’ultimo 20% di 312 mila euro della parcella ancora da versare all’ingegnere e con esso pagare le borse di studio. Alleanza Nazionale annuncia che voterà no all’articolo 48, all’istituzione del forum e alle borse di studio.
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14/12/2006
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