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Presentato il rapporto su “Gli immigrati nelle Marche”

| ANCONA - Il documento fa emergere la nostra Regione come quella in cui il peso dell’immigrazione sale più velocemente rispetto alla media nazionale.

E’ stato presentato questa mattina, nella Sala Verde di Palazzo Leopardi, il Rapporto su “Gli immigrati nelle Marche”, redatto dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro. E’ stata anche l’occasione per presentare il bando rivolto alle imprese che vogliano assumere immigrati dopo che questi abbiano frequentato corsi di formazione nei Paesi di origine.

Quanto al Rapporto su “Gli immigrati nelle Marche”, il documento fa emergere la nostra Regione come quella in cui il peso dell’immigrazione sale più velocemente rispetto alla media nazionale. Dal 1999 al 2004, riguardo alla presenza di immigrati, si è passati da una percentuale del 2,37 a una del 5,39.

“I dati sul lavoro e sull’immigrazione nelle Marche – ha detto l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Ugo Ascoli– devono far riflettere. Il 25-30% di nuovi assunti ogni anno nella nostra Regione è rappresentato da cittadini immigrati. Ciò implicherà a medio-lungo termine cambiamenti significativi nel tessuto sociale. Per questo ritengo che la piena integrazione degli immigrati debba essere un obiettivo prioritario delle politiche pubbliche a livello regionale”.

Nella Regione, considerata nel suo complesso, sono in primo luogo le microimprese (fino a 9 dipendenti) a domandare personale extracomunitario stabile e stagionale, seguite dalle imprese di media e grande dimensione.

L’impatto degli immigrati sul mercato occupazionale marchigiano sta diventando sempre più strutturale e il maggior peso delle assunzioni di extracomunitari sul totale delle assunzioni annue che si osserva nelle Marche rispetto all’Italia può essere dovuto alle caratteristiche dell’economia regionale che evidenzia un bisogno particolare di forza lavoro straniera.
Sono i lavoratori di età compresa tra 25 e 34 anni quelli a cui prevalentemente si rivolge la domanda di lavoro delle imprese marchigiane. Cresce comunque l’utilizzo di personale femminile per lavori di assistenza e cura.

Nel corso della presentazione l’assessore Ascoli ha proposto la Regione come luogo istituzionale deputato alla creazione di un coordinamento tra soggetti che si occupano dell’inserimento lavorativo degli immigrati. L’assessore regionale al Lavoro ha inoltre promosso l’impegno a rendere periodico il Rapporto, e quindi più ricco e accurato, per cercare di capire meglio quale sia la realtà legata al lavoro e all’immigrazione nella nostra regione.

13/12/2006





        
  



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