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Presentate le novità della Variante al Piano Territoriale di Coordinamento

Ascoli Piceno | Canzian:"Rappresenta il più importante atto di pianificazione di competenza della Provincia e la sua revisione costituisce pertanto uno degli obbiettivi strategici dell’Assessorato all’Urbanistica”.

Presentate le novità della Variante al Piano Territoriale di Coordinamento

Il presidente della Provincia Massimo Rossi, l’assessore all’urbanistica Antonio Canzian, il dirigente del Servizio Urbanistica dell’Ente Ivano Pignoloni e il responsabile dell’Ufficio Piano Carlo Brunori, hanno presentato stamane le principali novità contenute nello schema della variante al Piano Territoriale di Coordinamento provinciale (PTCP), approvato nell’ultima seduta del Consiglio provinciale.

“Il Piano – ha evidenziato l’assessore Canzian - rappresenta il più importante atto di pianificazione di competenza della Provincia e la sua revisione costituisce pertanto uno degli obbiettivi strategici dell’Assessorato all’Urbanistica”.

“Siamo arrivati all’adozione dell’attuale schema – ha sottolineato il Presidente Rossi – dopo un attento percorso di ascolto dei Comuni, delle Associazioni, dei Sindacati, degli Ordini professionali e dei cittadini, tutti soggetti che saranno ulteriormente coinvolti e chiamati a condividere questa proposta che inizia ora il complesso iter per l’approvazione definitiva”.

“Due sono le ragioni fondamentali che ci hanno portato a rivedere il Piano adottato il 18 luglio 2000 – ha proseguito il presidente Rossi- la necessità di adeguarlo alle nuove normative che si sono succedute dal 2000 ad oggi e l’esigenza di introdurre nuovi obbiettivi e strumenti coerenti con le scelte dell’Amministrazione che punta a politiche di riqualificazione del patrimonio ambientale e culturale esistente ed alla valorizzazione dell’identità, dei manufatti e dei paesaggi che caratterizzano il territorio”.

I due amministratori hanno quindi passato in rassegna i temi più “sensibili” .

Misure per garantire l’accessibilità dei luoghi urbani e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Su questo versante un contributo importante è venuto dalle Associazioni dei Disabili che con forza hanno evidenziato la difficoltà di rendere efficace la legislazione relativa alle cosiddette barriere architettoniche. Per rispondere a queste istanze il PTC inserisce tra gli elaborati che compongono i Piani Regolatori Generali comunali il cd. “Piano della Accessibilità”. In sostanza si suggeriscono elementi ed indirizzi normativi al fine di “ricordare” alle Amministrazioni comunali il problema dell’accessibilità della città ed indirizzare la programmazione di livello comunale verso la previsione delle condizioni elementari necessarie per rendere la città fruibile a tutti, oltre il mero rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia.

Misure di Tutela dei centri e nuclei storici minori

“Siamo tutti consapevoli dell’immensa bellezza e del valore storico-culturale del nostro patrimonio insediativo che conta circa 300 tra centri e nuclei storici ” ha evidenziato l’assessore Canzian -per questo il PTC ha previsto la loro perimetrazione e rivisto la normativa relativa agli interventi edilizi ammessi al fine di promuoverne al meglio la tutela in attesa della redazione dei Piani Particolareggiati o di Recupero dei comuni”.

Misure di regolamentazione degli insediamenti produttivi
In questo delicato ambito l’indirizzo dell’Amministrazione provinciale è quello di razionalizzare gli insediamenti ottimizzando le aree attualmente esistenti con un aumento, ove possibile, della densità delle attività al loro interno, privilegiando i nuovi insediamenti produttivi nelle aree già infrastrutturate e che già usufruiscono di reti viarie interne: tutto ciò allo scopo di impedire la disseminazione degli insediamenti che comporta, inevitabilmente, un danno per il territorio e per gli ecosistemi naturali. A tal fine Il PTC individua le aree che per concentrazione, estensione ed importanza degli insediamenti produttivi assurgono al ruolo di veri e propri “poli” di livello provinciale e che necessitano pertanto di particolare attenzione sotto tutti i profili.

Criteri per l’individuazione e la localizzazione degli insediamenti della grande distribuzione commerciale
E’ noto come i grandi centri commerciali comportino un impatto rilevante sul tessuto socio-economico e sulla rete infrastrutturale del territorio. Per questo il Piano stabilisce criteri stringenti e procedure per valutare se esistono le condizioni a livello di bacino intercomunale o provinciale per l’insediamento di nuove grandi strutture commerciali. “ Verosimilmente sarà molto difficile che vengano autorizzati nuovi insediamenti commerciali con superficie superiore ai 2500 metri quadri” ha spiegato il presidente Rossi.

Censimento dei fabbricati in zona agricola e normativa sugli interventi edilizi ammessi
Gli edifici rurali rappresentano uno degli elementi caratterizzanti il nostro paesaggio agrario e concorrono a determinarne la sua straordinaria bellezza. In questa prospettiva il Piano introduce l’obbligo di trasporre il censimento dei fabbricati esistenti nelle zone agricole nell’ambito dei Piano Regolatori Generali. Viene inoltre previsto che gli strumenti urbanistici generali comunali dettino le norme di tutela individuando, ove necessario, norme specifiche per la conservazione e la valorizzazione dei particolari architettonici e tipologici presenti nei singoli edifici. Infine, vengono indicati limiti temporali precisi e tassativi per la redazione di tali censimenti, trascorsi i quali non saranno ammesse varianti di alcun tipo agli strumenti urbanistici generali comunali.

La proposta di variante allo schema del Piano Territoriale di Coordinamento contiene, inoltre ,
intortanti contributi innovativi in tema di incentivi alla bioedilizia, reti ecologiche, rete della “mobilità dolce”, sistema provinciale delle piste ciclabili e regolamentazione delle antenne per la telefonia mobile.

13/12/2006





        
  



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