Venerdì scorso non ricorreva la memoria di un Santo, ma la solennità più alta e più preziosa di Colei che dei Santi è chiamata Regina. Nella Diocesi di Ascoli, la caratteristica e singolare Festa dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, dell’8 dicembre, è stata celebrata con particolare fervore religioso.

Presso il Tempio Monumentale di S. Francesco, infatti, letteralmente gremito di fedeli, alle 10,45 si è celebrata la messa pontificale presieduta dal vescovo diocesano Silvano Montevecchi. Nell’Omelia, ha ricordato che: “La Festa dell’Immacolata Concezione, è una solennità che ci ricorda che fin dal principio, dal suo esserci in questo mondo, Maria è redenta da Cristo, e quindi senza macchia di peccato. L’Immacolata Concezione, proclama la bontà di Dio che precede ogni merito”.

Circa il peccato originale, ha evidenziato che: “Se, qualcosa ci ostacola nell’aprirci interamente all’amor di Dio, se l’uomo vive nel sospetto che l’amore di Dio crei una dipendenza e che gli sia necessario sbarazzarsi di questa dipendenza per essere pienamente se stesso, questo non può che trovare una ragione in quella “goccia di veleno” che è il peccato originale”.

Ha invocato, altresì, la civiltà dell’amore, perché nel mondo sia rispettata la dignità dell’uomo e ripudiata ogni forma di violenza e di sfruttamento. Ha ricordato, inoltre, gli emarginati, gli esclusi e tutte le vittime di una società che troppo spesso sacrifica l’uomo ad altri scopi ed interessi. Notevole è stato l’apporto vocale e musicale della Corale Polifonica “Cento Torri”, che ha visto protagonisti Maria Regina Azzara, come Maestro del Coro, Lorella Azzara, alle Tastiere ed il soprano Valentina Corradetti, voce solista, nella “Messa in Traslazione Alma Domini” di Padre Giuliano Viabile.

Questa, fu composta in occasione del centenario della traslazione della Santa Casa di Loreto, e l’esecuzione avvenne, sempre nella città mariana, presente il Papa Giovanni Paolo II. In chiusura, la corale ha eseguito il “Tota Pulchra” di Sangirardi, per soli uomini.